Covid, contributi della Regione alla editoria siciliana: pubblicata la graduatoria sul sito istituzionale dell’Irfis
Cinque le categorie previste dal bando che ha destinato un plafond di quattro milioni di euro ai quotidiani cartacei, due milioni e mezzo alle iniziative editoriali on-line e altrettanti alle emittenti radiotelevisive, 700 mila euro ai periodici e 300 mila alle agenzie di stampa. “Un altro nostro impegno mantenuto – dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci – stavolta a sostegno di un segmento imprenditoriale importante come quello della informazione e comunicazione, garanzia di pluralismo e trasparenza. Era previsto dalla nostra legge di Stabilità dello scorso anno. Abbiamo dovuto e potuto superare anche in questa occasione i mille ostacoli burocratici, grazie al lavoro svolto d’intesa tra l’assessore all’Economia Gaetano Armao ed il presidente dell’Irfis Giacomo Gargano. Li ringrazio, assieme ai loro uffici. Adesso occorre accelerare sulla seconda fase dei nostri sostegni alle altre imprese di vari settori, essenzialmente con prestiti a tasso zero. La relativa risorsa Finanziaria di 250 milioni, deliberata dalla Giunta, è stata appena autorizzata da Roma”.L’Associazione Siciliana della Stampa esprime soddisfazione per la pubblicazione della graduatoria per la concessione dei contributi a fondo perduto in favore del settore dell’editoria giornalistica, sia della carta stampata che radiotelevisiva, web e agenzie stampa. “La presidenza della Regione – si legge in una nota della segreteria regionale del sindacato dei giornalisti – ha mantenuto le promesse ascoltando le giuste istanze provenienti dalla categoria per uno dei settori, soprattutto l’editoria cartacea, che già era in crisi prima della pandemia e con la crisi sanitaria ha avuto il colpo di grazia. I contributi straordinari, appena assegnati, sono stati riconosciuti in seguito all’emergenza Covid-19, ma il settore dell’informazione viveva già una situazione di profonda crisi ben prima della pandemia. Sin dall’anno scorso i Comitati di redazione dei tre quotidiani di carta stampata e l’Associazione siciliana della stampa hanno chiesto un intervento di sostegno che ha trovato attenzione nel presidente Musumeci e nella sua giunta. Il sindacato dei giornalisti – prosegue la nota – ha chiesto gli interventi di sostegno che ovviamente devono immediatamente riflettersi sul mondo del lavoro. Ci sono giornalisti dipendenti, collaboratori, free lance, precari che vivono momenti di difficoltà con paghe ridotte e spesso corrisposte senza alcuna puntualità”. Assostampa Sicilia ribadisce che “questi soldi devono servire prioritariamente a mitigare quella sofferenza, nella speranza che gli editori facciano la loro parte sotto il profilo dell’innovazione e dell’applicazione di contratti previsti dal Cngl. Ogni aiuto verso il settore dell’informazione quotidiana e periodica non può prescindere dal rispetto dell’occupazione regolare dei giornalisti e dal contrasto alla precarietà del lavoro nelle redazioni”. Analoga richiesta Assostampa Sicilia rivolge anche a radio, siti internet e tv che hanno ottenuto il contributo “affinché perseguano il massimo sostegno ai giornalisti che sono il propulsore indispensabile di ogni impresa che svolge il compito di informare i cittadini”.
“Il diritto dei cittadini ad una corretta informazione, nell’era delle fake news e della velocità istantanea di propagazione delle notizie attraverso social media e dispositivi mobili – sottolinea il segretario regionale Roberto Ginex – può essere garantito solo da un giornalismo non precarizzato, in grado di assicurare sempre, nel pluralismo delle opinioni, il controllo dei fatti e la verifica delle fonti. Chiediamo e ribadiamo, dunque, che tutti gli aiuti pubblici agli editori siano vincolati all’occupazione regolare. Ogni sostegno, diretto o indiretto, dev’essere condizionato alla tenuta dell’occupazione e al contrasto del precariato: non si devono utilizzare aiuti pubblici per distruggere l’occupazione regolare e incrementare il lavoro precario e non tutelato. Va favorita con opportuni provvedimenti l’emersione dal “falso lavoro autonomo” di molti collaboratori, e l’inquadramento come dipendenti dei cosiddetti “collaboratori strategici” delle testate”, conclude.
Infine, Assostanmpa ricorda che all’Ars è fermo l’iter del Ddl presentato il 25 luglio 2019 per la promozione ed il sostegno delle imprese dell’informazione locale, prevedendo tra le finalità l’introduzione di misure di sostegno ai livelli occupazionali ed introducendo ulteriori tipologie di interventi di contrasto alla gravissima crisi di settore.