Regione, Giunta Musumeci: i centristi puntano su Lagalla alla Sanità che libererebbe il posto per Razza all’Istruzione
La “quiete dopo la tempesta” riporterebbe l’ex assessore regionale alla Salute Ruggero Razza a occupare un posto nella giunta guidata da Nello Musumeci. E’ una voce che circola da alcuni giorni, anche in virtù del fatto che l’inchiesta giudiziaria che ha portato Razza a rassegnare le dimissioni sembrerebbe perdere di consistenza con il passare dei giorni. Il ritorno di Razza in giunta rafforzerebbe Musumeci, soprattutto in ottica di una sua candidatura alle prossime elezioni regionali del 2022. La paventata ipotesi di spostare Marco Falcone alla Salute per far posto a Razza alle Infrastrutture, da molti è considerata la classica “toccata di polso” fatta a Gianfranco Miccichè che non darebbe mai il suo benestare a questa operazione promuovendo con un assessorato più consistente un esponete del suo partito non proprio allineato alle sue posizioni sulla gestione politica di Forza Italia in Sicilia. Intanto, mentre Lega e Autonomisti restano alla finestra, i centristi lanciano la concreta ipotesi di fare ritornare alla Sanità Roberto Lagalla, esperienza già maturata con il governo Cuffaro, lasciando libero l’assessorato dell’Istruzione per fare spazio al delfino di Musumeci.
Visto che di un rimpasto a 360 gradi non se ne parla, questa potrebbe essere una soluzione quasi indolore per Musumeci ma che in realtà potrebbe rappresentare un possibile suicidio politico proprio in vista di una sua ricandidatura alla presidenza della Regione. Infatti, Lagalla con la sua esperienza da assessore regionale alla Salute potrebbe lanciare “l’Opa” per la presidenza della Regione compattando tutte le varie anime centriste, potendo garantire anche a Miccichè la rielezione alla presidenza dell’Ars. A questo punto Musumeci consapevole che con i soli voti del suo movimento DiventeràBellissima non avrebbe la possibilità di essere rieletto potrebbe chiedere il sostegno della Lega a cui Ruggero Razza sembra che faccia l’occhiolino da tempo. In questo caso si andrebbe alle elezioni con un centro destra spaccato.