Forestali, lunedì 26 e martedì 27 due giornate di mobilitazione
Due giorni di mobilitazione a Palermo per il comparto dei forestali della manutenzione. Migliaia di lavoratori di Palermo e provincia sono fermi in attesa dell’avviamento al lavoro da parte della Regione per la campagna di prevenzione e manutenzione degli impianti boschivi, che ancora non parte. Un ritardo che preoccupa molto i sindacati. Fai, Flai e Uila hanno indetto un presidio per lunedì ore 9,30 sotto la sede dell’Ust Palermo, l’ufficio servizi del territorio dell’assessorato Regione agricoltura, in viale Regione siciliana, per chiedere chiarezza sui tempi di presentazione dei progetti per boschi e foreste di tutta la provincia e sulle risorse collegate, che in questo momento appaiono ai sindacati gravemente “a rischio”.
Martedì 27 la seconda giornata di protesta, con un sit-in alle 9,30 sotto la Prefettura per denunciare e rappresentare i problemi legati all’impatto sociale del mancato avviamento al lavoro dei forestali, già in difficoltà per la pandemia, e i rischi della partenza in ritardo delle opere di tutela del patrimonio boschivo.
“La preoccupazione forte è che le somme non arrivino. Nella legge di bilancio non è stata inserita alcuna liquidità per l’avviamento al lavoro. Quest’anno tutto dipende dalla progettazione, che si avvarrà dei fondi europei Puc. Ma fino ad ora non risultano presentati i progetti da parte degli uffici – dichiarano il segretario generale di Fai Cisl Palermo Trapani Franco Nuccio, il segretario generale Flai Cgil Palermo Dario Fazzese e il segretario generale Uila Palermo Giuseppe La Bua – E se le risorse non vengono destinate in tempo, il calendario non sarà sufficiente per completare le giornate lavorative previste dalla legge per il comparto dei forestali addetti alla manutenzione. Tutto questo rischia di compromettere la campagna antincendio vera e propria, col rischio di dover affrontare impreparati l’estate e di andare incontro a una nuova stagione di incendi e di disastri ambientali”.
In provincia di Palermo, in stato di agitazione per il mancato avviamento al lavoro ci sono migliaia di lavoratori, in gran parte della categoria dei 151 giorni, ma anche delle 101 e 78 giornate. Operai in stand by, che aspettano di iniziare ancora il lavoro per la realizzazione dei viali parafuoco a protezione dei boschi e delle opere di sistemazione del verde di parchi e riserve naturali. “Ogni giorno di ritardo ci preoccupa. I tempi già adesso non sono adeguati per la campagna di prevenzione – aggiungono Nuccio, Fazzese e La Bua. E si prospetta un’altra estate di apprensione per la tutela delle Madonie e di tutte le altre zone montuose della provincia, minacciate ogni estate dagli incendi che distruggono alberi e porzioni intere del territorio prezioso della nostra provincia”.