Riqualificazione urbana. Giunta approva tre progetti per Albergheria, Borgo Vecchio e Sperone

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Tre progetti per complessivi 16,5 milioni che intrecciano la riqualificazione fisica di aree ed edifici pubblici con l’incremento dei servizi educativi, abitativi di socialità e per la nuova imprenditorialità. Sono quelli approvati dalla Giunta, che su proposta dell’Assessore Maria Prestigiacomo, in collaborazione con l’area della Cittadinanza solidale guidata dall’Assessore Mattina, ha approvato la partecipazione del Comune, appunto con tre distinti progetti, al bando del Governo nazionale per il “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”.
I tre interventi selezionati, alla cui progettazione hanno lavorato i tecnici comunali in sinergia con diverse associazioni del territorio e con l’Università, riguardano: Borgo Vecchio, con un progetto relativo all’asilo Alessandra Parisi; importo totale 3,5 milioni; l’Albergheria, con un articolato intervento che unisce interventi di riqualificazione di un’ampia area attorno a Piazza San Francesco Saverio e Piazza Ritiro di San Pietro e verso il mercato di Ballarò fino a via Case Nuove, con la realizzazione di nuovi spazi a giardino, la riconfigurazione di edifici destinati ad edilizia residenziale pubblica e attrezzature di quartiere per l’infanzia e la genitorialità, uffici e servizi per il mercato dell’usato e per quello di Ballarò; importo totale 12,4 milioni; lo Sperone, dove nel terreno comunale di via XXVII Maggio nel quale è stato abbattuto un vecchio edificio pericolante e di recente è stata avviata la realizzazione di un’area verde, sarà realizzato un nuovo asilo mediante il ricorso a moduli prefabbricati che rendano veloce l’installazione, proprio in prossimità dell’area verde e degli altri servizi scolastici di quartiere. importo totale di 500 mila euro. 

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“Si tratta di tre interventi – commenta il sindaco Leoluca Orlando – che esprimono in piccolo lo spirito che anima l’attività di programmazione e progettazione di questa amministrazione: fornire ai cittadini servizi di prossimità, sfruttare, riqualificandolo e adattandolo ove necessario, il patrimonio edilizio esistente, mettere a frutto le potenzialità di ciascun quartiere coinvolgendo chi in quel vive ed opera. Desidero anche esprimere un sentito ringraziamento a tutti i tecnici, comunali e non, che in questi giorni hanno lavorato con grande impegno per offrire a tutta la città una opportunità di cogliere nuovi finanziamenti per importanti lavori dal grande valore sociale, oltre che materiale”.
Il percorso che ha portato alla presentazione dei tre progetti ha coinvolto in ciascuna realtà diversi soggetti, associazioni ed enti che operano nello stesso territorio.
“In particolare, all’Albergheria – spiega l’Assessore Prestigiacomo – il progetto è il frutto di un percorso che ha coinvolto la Circoscrizione, il Dipartimento di Architettura dell’Università e diverse realtà sociali e associazioni che lavorano nel quartiere da anni e che hanno sottoscritto un apposito accordo volto anche alla gestione futura condivisa degli interventi di riqualificazione e rigenerazione”.
Il progetto relativo all’Asilo Parisi di Borgo Vecchio è complementare a quello approvato dalla Giunta a novembre dello scorso anno e per il quale vi è già la disponibilità di un contributo di un milione di euro in parte con fondi comunali e in parte con fondi della Fondazione “Con i bambini”. Anche in questo caso, il progetto è il frutto del confronto con la Circoscrizione e con diverse realtà che operano nel quartiere e prevede il recupero della struttura come spazio polifunzionale per l’infanzia e l’adolescenza, in collaborazione tra Comune e associazioni del terzo settore e strutture parrocchiali. Infine, per quanto riguarda lo Sperone, l’intero progetto di riqualificazione dell’area di via XVII Maggio è stato il frutto di un lavoro che ha coinvolto i bambini, le famiglie e le scuole del quartiere, con l’importante supporto dell’Ordine degli Architetti che ha organizzato il “Lab Sperone Children” per una progettazione partecipata sull’utilizzo dell’area dopo la demolizione del vecchio edificio pericolante”.

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