Sequestro viadotti Pa-Me, D’Anca-Famiano (Filca Cisl): “Manutenzione deve essere la priorità per la sicurezza o si rischiano tragedie”

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D'Anca e Famiano

Sul sequestro preventivo di 22 cavalcavia dell’A20 Messina Palermo, emesso dal giudice per le indagini preliminari di Barcellona Pozzo di Gotto su richiesta della Procura, registriamo l’intervento della Filca Cisl e dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone
“Da tempo ormai denunciamo lo stato di totale abbandono in cui versano le infrastrutture in Sicilia e chiediamo che la manutenzione delle strade, viadotti, cavalcavia deve essere una priorità assoluta per garantire e tutelare l’incolumità dei cittadini o il rischio che si ripetano tragedie annunciate è dietro l’angolo”. 
Lo hanno detto, in una nota congiunta, il segretario regionale della Filca Cisl Paolo D’Anca e quello di Messina, Pippo Famiano, commentando la notizia del sequestro dei ventidue viadotti sull’autostrada Palermo-Messina, da parte della procura di Barcellona. “Speriamo – aggiungono -che la magistratura e le forze dell’ordine facciano luce al più presto su quanto accaduto e che si individuino le responsabilità di chi viene meno al proprio dovere  e mette continuamente a rischio la sicurezza dei cittadini. Un plauso va a chi ha condotto le indagini struttutali e ne ha ravvisato le incongruità rispetto alle linee normative e alle direttive del ministero e ci auguriamo che la stessa celerità d’intervento sia garantita per l’intera rete autostradale e si provvede subito a monitorare e recuperare le strade provinciali che ormai sono ridotte a delle trazzere e che hanno costretto molti comuni dell’entroterra all’isolamento”. 
“Come già ribadito in altre occasioni – dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone – bene che la magistratura resti attenta alle vicende del Consorzio autostrade siciliane, ente che paga il prezzo di lunghi anni senza bussola con evidenti ricadute sui servizi ai cittadini. Oggi però proprio il raffronto con l’eredità del passato ci consente di apprezzare appieno l’inversione di tendenza che, sul piano gestionale e infrastrutturale, il governo Musumeci, ha pazientemente impostato e attuato”.
“Su 17 dei 22 cavalcavia dell’A20 posti sotto indagine, sono già in corso degli interventi di manutenzione. Su altri tre sono in corso indagini e carotaggi, mentre dei restanti due sovrappassi, il primo è un cavalcavia ferroviario su cui il Cas non può intervenire, e sul secondo sono stati già eseguiti lavori di messa in sicurezza degli appoggi. Sotto la vigilanza del governo Musumeci, dunque, monitoraggio e rilievi sono costanti per garantire la sicurezza di tutti e, del resto, in alcuni casi si già provveduto all’inevitabile demolizione di cavalcavia ammalorati, come a Spadafora e Venetico. Lasciamo dunque lavorare la Procura, ma è altresì opportuno sottolineare che, sul piano di sicurezza e manutenzione, la nuova governance del Cas, anche ai suoi più alti vertici dirigenziali, ha dato oggi prova di buona volontà e fattività. L’ente fornirà una relazione puntuale e tempestiva sulle condizioni strutturali e di sicurezza dei manufatti”. 

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