Il decentramento a Palermo è ancora un’utopia. I presidenti delle circoscrizioni consegnano simbolicamente le chiavi al sindaco
Non sono state sufficienti ben due diffide e il conseguente commissariamento da parte dell’Assessorato Regionale agli Enti Locali, per spingere il Consiglio Comunale ad approvare il regolamento sul decentramento che avrebbe devoluto alle Circoscrizioni, i poteri stabiliti dalla Legge. Dal 2017 ad oggi, su nostra sollecitazione, in nome e per conto anche dei 72 consiglieri di circoscrizione eletti, abbiamo incontrato numerose volte il Sindaco, gli Assessori al Decentramento che si sono succeduti, il Presidente del Consiglio Comunale, le Commissioni Consiliari, il Segretario Generale e gli Uffici Competenti affinché anche Palermo avesse un decentramento degno della quinta città d’Italia. Nonostante il termine perentorio di ulteriori 7 giorni concessi dal Commissario ad acta per approvare il nuovo regolamento sul decentramento e le proposte di modifica pervenute dalle Circoscrizioni e dagli Uffici, nella seduta di ieri il Consiglio comunale non è riuscito ad approvare l’atto deliberativo, dando l’ennesima dimostrazione di scarsa attenzione verso il Decentramento e mancanza di rispetto istituzionale.
Lo scrivono in una nota i presidenti delle otto circoscrizioni cittadine Massimo Castiglia (I), Mario Greco, (II), Antonino Santangelo (III), Silvio Moncada (IV), Fabio Teresi (V), Michele Maraventano (VI), Giuseppe Fiore (VII) Marco Frasca Polara (VIII), che aggiungono: “Siamo stanchi di essere presi in giro. Decentrare i servizi significa avvicinare sempre di più i cittadini alle Istituzioni. E noi che rappresentiamo i cittadini che ci hanno eletto, non possiamo apparire deboli per colpe non nostre. Ci confronteremo fin da subito con i nostri rispettivi consigli ma è già nostro intendimento, vederci Lunedì 1 Marzo a Piazza Pretoria per consegnare “simbolicamente” le chiavi delle Circoscrizioni al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale”.
In una nota le forze politiche di opposizione del Consiglio comunale di Palermo sottolineano che “la situazione in cui le opposizioni si sono trovate costrette questa mattina ha del paradossale. L’atto in discussione è stato definito brutto e inconcludente da tutti, anche da tutti i rappresentanti delle circoscrizioni, dai consiglieri che in aula sostengono questa amministrazione e, addirittura, dall’assessore che rappresenta la giunta e il sindaco. Dopo intense ore dedicate a tentare di migliorarne forma e contenuto, ore che hanno visto impegno e grande senso di responsabilità, soprattutto delle opposizioni, davanti alla impossibilità di raggiungere un risultato soddisfacente nel tempo residuo colpevolmente rimasto a disposizione, con il rischio, addirittura, di peggiorare il testo originario e di depotenziarlo con emendamenti contradittori (alcuni dei quali anche con parere tecnico contrario), le forze di minoranza hanno accolto la costruttiva proposta del presidente del consiglio di approvare il regolamento e di presentare, entro e non oltre 60 gg., opportune modifiche all’atto con una proposta di iniziativa consiliare. Purtroppo, ci si è trovati davanti ad un irresponsabile aut aut dei gruppi di maggioranza di affrontare una surreale discussione di 34 emendamenti alle 3 del mattino, rischiando di fare ulteriori e gravi errori e contraddizioni su un atto di fondamentale importanza. Stupisce inoltre come la maggioranza si lamenti di avere visto approvato un atto che è stato predisposto e presentato dalla sua stessa amministrazione e dal suo stesso Sindaco. Sintomatico segno del disastro della pseudo maggioranza di Orlando è la circostanza che il numero legale sia caduto sul primo emendamento da questa presentato che proponeva, addirittura, di cancellare la prerogativa delle Circoscrizioni di potere gestire le funzioni ad esse delegate. Chi ha davvero a cuore il decentramento avrebbe dovuto agire in modo diverso, lavorando alla elaborazione di una disciplina regolamentare che disegnasse un sistema armonico di delega di funzioni e attività in cui al potere di indirizzo e programmazione corrisponda anche il potere di gestione dei servizi base. Ma il Sindaco e chi lo appoggia, invece, ha condannato la città ad una lenta e dolorosa agonia caratterizzata da approssimazione e mediocrità”.
Sulla questione intervengono i consiglieri e le consigliere di maggioranza che dichiarano: “Riteniamo che il Consiglio comunale, con l’uscita della minoranza dall’aula, abbia perso l’occasione di approvare un regolamento sul decentramento che, seppur non pienamente soddisfacente, aveva visto i Consigli di circoscrizione proporre in modo unitario degli emendamenti migliorativi che, come maggioranza, ci sembrava doveroso accogliere almeno in parte. Abbiamo provato fino alla fine a proporre questa mediazione alle minoranze, per evitare che al Consiglio si sostituisse il Commissario, come invece è accaduto stamattina. Le opposizioni hanno preferito, di fatto, azzerare settimane di lavoro delle Circoscrizioni stesse che, di concerto con l’Amministrazione e con la Commissione consiliare competente, avevano concordato un testo con numerosi emendamenti sui quali, appunto, avremmo potuto e voluto lavorare insieme. Le forze di maggioranza hanno comunque mostrato unitarietà di intenti e sinergia su un tema delicato come quello del decentramento, mostrando di voler proseguire su una strada che, seppur resa difficoltosa dalla mancanza di fondi e di personale che affliggono oggi la maggior parte dei Comuni, resta l’unica possibile per saldare la politica ai territori e ai loro bisogni reali”.