Pci: quando la storia fa male…

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Nino Oddo

L’anniversario del congresso di Livorno ha rimesso al centro del dibattito politico in Italia la contrapposizione storica ormai fra socialisti e comunisti. Ed è emerso come il giudizio che la storia ha ormai dato non è stato digerito dai superstiti del Pci tuttora in campo. Nessuno che dice avevamo torto, se la sinistra fosse rimasta unita sulle posizione socialiste riformiste di Turati la storia di queste paese poteva essere diversa. Che la presenza di un forte partito comunista in Italia ci ha di fatto impedito di vivere esperienze di governo come quelle della socialdemocrazia tedesca, svedese o del laburismo inglese. Quello di D’Alema, Occhetto e altri è il tentativo disperato di salvare storicamente la vicenda di un gruppo dirigente che al comunismo aveva dedicato gli anni migliori della propria vita.

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All’interno del gruppo dirigente del Pci per essere chiari ci sono state personalità eccellenti e sul territorio tantissimi comunisti hanno scritto belle pagine in politica e nel sindacato. Viceversa nel psi tanti dirigenti si sono macchiati di errori. Nessuno lo nasconde. Ma questo non cambia i termini della questione. confutare la verità storica, che annovera il comunismo fra le grandi tragedie europee del 900, insieme al fascismo e al nazismo è operazione impraticabile. E il Pci, seppure all’italiana, è stato collegato in maniera organica a quel comunismo per almeno 60 anni. Troppi per non rimanere nel dna…

 

                                                                                     Nino Oddo                                                                          Vice segretario nazionale del Partito Socialista Italiano

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