Governo Musumeci: possibile ingresso in giunta di una deputata regionale di “Attiva Sicilia”
Non si placano le polemiche sulla giunta regionale, al momento tutta al maschile, dopo la sostituzione di Bernardette Grasso che era l’unica donna a reggere un assessorato. Dopo appelli, firme e mobilitazioni dell’universo femminile (ma non solo), continuano sottotraccia i contatti tra i componenti della coalizione e il presidente della Regione Musumeci.
“Come è noto, ho chiesto alle forze politiche della coalizione di far sì che la parità di genere sia non solo predicata ma anche praticata. Mi attendo, quindi, già a breve atti e scelte conseguenziali”- ha dichiarato ieri il presidente della Regione che secondo alcune indiscrezioni si sarebbe stancato di aspettare un nominativo da parte dell’Udc che insisterebbe sul nome dell’ex assessore regionale alla Famiglia del tanto criticato (da parte del centrodestra) governo Crocetta, Ester Bonafede non gradita a molti all’interno della coalizione tranne al coordinatore regionale diForza Italia Gianfranco Miccichè “grato” per il sostegno elettorale dato dalla Bonafede a Giuseppe Milazzo alle passate europee.
A questo punto, secondo alcune indiscrezioni, Musuemci starebbe provando ad allargare la coalizione con l’ingresso in giunta di una componente di Attiva Sicilia (che vanta tre donne nel gruppo: Valentina Palmeri, Elena Pagana ed Angela Foti più due deputati: Sergio Tancredi e Matteo Mangiacavallo). In questa direzione sono molte le strade che porterebbero l’ingresso in giunta di Valentina Palmeri (presidente del gruppo parlamentare di Attiva Sicilia), eletta nel collegio di Trapani che potrebbe provocare i malumori dell’attuale assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano che oltre ad essere esponente dell’Udc che verrebbe privato di un assessore, avrebbe, in prospettiva, un competitor sul proprio territorio di Trapani e provincia. In alternativa alla Palmeri potrebbe prendere quota Elena Pagana (vicepresidente del gruppo parlamentare di Attiva Sicilia) anche se questa ipotesi appare poco percorribile mentre Angela Foti sarebbe penalizzata perché aumenterebbe ulteriormente la presenza politica dell’area etnea.
Con questa mossa, ovvero l’ingresso in giunta di una componente di Attiva Sicilia, Musumeci avrebbe una donna nella sua giunta, allargando la sua maggioranza, incassando il sostegno all’Ars di cinque deputati che in vista di una sua possibile ricandidatura alla presidenza della Regione lo porrebbe in una posizione di maggiore forza contrattuale all’interno della sua coalizione anche se la paventata ipotesi di un “listone del presidente” dove potevano trovare posto i componenti delle varie anime centriste, pare che sia venuto meno dopo la firma di alcuni esponenti dell’area moderata che hanno sottoscritto la “Carta dei valori”.
Al momento, il leader regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè sta alla finestra anche se un possibile allargamento della colazione che sostiene Musumeci potrebbe leggermente ridimensionarlo ma sono in pochi a credere a questo evento.