Ridulfo (Cgil): “Palermo rischia il lockdown delle idee. La visione della città  è sfocata”

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Mario Ridulfo

“Palermo rischia il lockdown delle idee. La visione della città  è sfocata. Invitiamo il governo cittadino  e le forze politiche ad aprire un confronto pubblico sul futuro di questa città coinvolgendo le  forze produttive, sociali e culturali”.  “Siamo preoccupati perché  quello che si evince potrebbe essere la rappresentazione della fine di una stagione e di una visione della città. Ma tutta la visione, in una città che vive di emergenze, dai cimiteri ai rifiuti, alle aziende partecipate, a una macchina comunale in sofferenza, al decoro urbano,  non può essere rappresentata dallo scontro politico in consiglio comunale sul tram”.

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Ad esprimere allarme per la situazione politica palermitana, dopo la seduta di approvazione del bilancio in Consiglio comunale in cui sono stati  cancellati i fondi per il tram  e in cui sono emerse le difficoltà dentro la maggioranza,  è  il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo che, con la segreteria della Camera del Lavoro,   si rivolge non solo al sindaco e alla giunta, ma anche al consiglio comunale e alle forze politiche cittadine, per chiedere di conoscere quale sia  “la direzione verso cui la città si muove”. 

“Non bastano  interventi spot, singoli, isolati, mentre il tessuto urbano è irrimediabilmente sfilacciato – aggiunge Ridulfo –   Se il bilancio è un mero strumento tecnico di tagli e ritagli e non di programmazione (su questo il sindaco ha la responsabilità della mancata assegnazione della delega al bilancio e programmazione),  la sintesi diventa allora ragionieristica, ma disconnessa dalla politica.  La città di Palermo rischia di restare in un lungo ‘lockdown delle idee’ anche dopo la fine del lockdown sanitario”.

“Certo – prosegue Ridulfo – alla fine di questa pandemia la città che conoscevamo prima del Covid, quella dei B&B, dei ristoranti, dei bar, del turismo balneare stagionale, della movida  e dei mercati  tornerà. Ma  quale è la città del futuro? Su questo invitiamo la politica e il governo della città ad aprire nuovamente una discussione pubblica – come non è accaduto con il bilancio – e su questi temi si coinvolgano  le forze produttive, culturali e sociali di questa città, adesso. Non è mai tardi”.

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