Fillea: “Svolta green e superbonus, occasione irripetibile per l’edilizia a Palermo”
La crescita dell’edilizia a Palermo al centro del direttivo della Fillea Cgil Palermo, con le prospettive che si aprono a partire dai 79 miliardi per la svolta green e dai 28 per le infrastrutture del Recovery Fund, al cui interno il Comune di Palermo ha presentato 64 idee progettuali per un importo di 4,6 miliardi di euro, in settori come mobilità sostenibile, efficientamento energetico, edilizia residenziale, scuole, consumo di suolo zero.
“Abbiamo le occasioni, i soldi per le infrastrutture, il bonus del 110 per cento ma per non perdere questa occasione la soluzione è potenziare la macchina amministrativa attraverso assunzioni di personale tecnico, architetti, ingegneri e rup, figure necessarie per l’espletamento dei progetti, delle gare d’appalto e per la conduzione dei cantieri – dichiara il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, al direttivo in videoconferenza presso la sede della Cassa Edile – Lanciamo la proposta, condivisa con gli Ordini professionali, di assumere per 24 mesi, a tempo determinato, in attesa dei concorsi, tecnici e professionisti, avviando un percorso di formazione. Abbiamo fatto questa proposta al tavolo anticrisi al Comune, unitariamente come sindacato delle costruzioni. Al momento sembra condivisa anche se abbiamo capito che il Comune voglia, almeno in questa fase, utilizzare l’ausilio degli studi professionali o di società come Invitalia e Sogesid”.
Tra i tanti progetti presentati, la Fillea Cgil elenca per importanza il finanziamento per la metropolitana automatica leggera (MAL), opera che prevede la realizzazione del primo stralcio della nuova metropolitana cittadina, tratta Oreto – Notarbartolo, per un importo pari a 986 milioni di euro. A seguire il progetto di riqualificazione e rigenerazione dell’Ex Chimica Arenella attraverso la creazione della Città della Scienza, centro di sperimentazione e innovazione scientifica con l’Università di Palermo. L’opera prevede la riqualificazione degli spazi, sia dei locali che delle strutture esterne, per un importo di circa 200 milioni di euro. E ancora: l’ampliamento delle linee tram per un importo pari a 318 milioni di euro e i 150 milioni per l’edilizia residenziale.
La Fillea mette però in guardia, ricordando che dal 2016 a oggi, con i Patti del governo Renzi, erano a disposizione per Palermo 770 milioni di euro. E che in 5 anni l’unica opera che si intravede è quella per la realizzazione delle nuove 3 linee del Tram. “Il rischio è che tutto questo resti una lista dei desideri e che nel 2021 a Palermo non si apra nessun cantiere pubblico di una certa rilevanza, perché non riusciremo a utilizzare nessuna delle risorse messe in campo. Non ci sarà un’altra occasione del genere per avviare un processo di trasformazione urbanistica della Città – aggiunge Ceraulo – Come si fa a non notare che per l’ennesima volta, per opere come il raddoppio del ponte Corleone, sono state inserite altre fonti di finanziamento. In pratica da 20 anni girano i finanziamenti ma nessuno fa i progetti”.
La svolta green e il progetto di una lottizzazione a Fondo Luparello. “Nei progetti – prosegue Ceraulo – è specificato che per qualsiasi nuova costruzione e ristrutturazione si applicheranno i principi del consumo di suolo e dell’impatto energetico tendente a zero. E allora non riusciamo a comprendere cosa aspetti il Comune a impugnare la delibera con la quale il commissario ad acta ha dato il via all’iter per la realizzazione di 20 mila metri quadri di edilizia residenziale sotto il convento di Baida, in una porzione di città che il piano regolatore classifica come verde agricolo. Dov’è la svolta green? Il Comune intervenga per evitare che al posto di piste ciclabili lungo la linea dismessa così previste dal progetto della Green way, il cemento continui silente la propria opera di consumo del suolo”.
A conclusione del direttivo, è stata approvata la piattaforma condivisa dal sindacato unitario delle Costruzioni sul contratto integrativo, che Fillea, Filca e Feneal consegneranno all’Ance.