Autisti da Reset verso Amat. Susinno: “Uno spreco farli finire alla RAP. Lavoratori chiedono tempi certi”
“Sono dipendenti della società consortile Reset già in possesso della patente di guida per portare gli autobus e che da quattro anni attendono il trasferimento verso altre partecipate. Ritengo utile intensificare l’interlocuzione tra l’Amministrazione e l’Azienda affinché si definisca al più presto un processo che ora sembra che sia alle battute finali”. Lo dichiara il consigliere comunale, Marcello Susinno di “Sinistra Comune”
Durante l’incontro promosso da Susinno, il presidente dell’Amat Michele Cimino ha fatto sapere che “l’Azienda sta verificando la documentazione e il fabbisogno. Alcuni di loro però, stante la tempistica delle procedure, rischierebbero di finire loro malgrado in RAP, essendo utilmente collocati anche in quella graduatoria, solo perché l’Azienda che si occupa di rifiuti è più avanti nella definizione delle procedure di mobilità”. “Se la tempistica è questa – sottolinea Susinno – si rischierebbe di sprecare la possibilità di utilizzare al meglio queste professionalità. Ecco perché ho portato avanti tale incontro che si è svolto in Amat alla presenza del Presidente Michele Cimino. I lavoratori hanno chiesto di conoscere i tempi relativi alla definizione della procedura di mobilità per poter optare verso l’Amat. Ben quattro anni di attesa rispetto ad una procedura che di fatto non dà luogo neppure a nuove assunzioni; tutti i pareri favorevoli dall’Anpal, al segretario generale e all’avvocatura. Hanno esibito le loro patenti al Presidente dell’Amat utili per guidare quegli autobus fermi all’autoparco. Nei giorni scorsi, con tanto di garbo, abbiamo scritto al sindaco, al suo vice, all’assessore Catania e al presidente dell’Amat, al direttore generale e all’avvocatura, ma nessuno ci ha dato risposta. E’ evidente – conclude Susinno – il ruolo fondamentale che riveste il personale nel raggiungimento di quei livelli qualitativi e quantitativi che di fatto misurano anche la capacità di un Comune di Palermo, tramite una sua partecipata, di garantire alla collettività servizi”.