Scontro sui posti letto Covid in Sicilia. Le opposizioni: “Musumeci rimuova l’assessore Razza”. Milazzo (FI-PPE): “Evitata la zona rossa, le critiche sono sciacallaggio da chi ha fatto solo disastri”
“Razza è il colpevole dell’incapacità del sistema sanitario regionale di reagire al Covid e per questo deve andare a casa”. Le opposizioni entrano a gamba tesa sull’assessore regionale alla Sanità. “Noi chiediamo al governatore Nello Musumeci di rimuovere l’assessore Razza senza aspettare la mozione di sfiducia che sarà in discussione mercoledì all’Ars”. Così Giuseppe Lupo capogruppo del Pd all’Ars aprendo la conferenza stampa delle opposizioni, con Giorgio Pasqua capogruppo del M5s e Claudio Fava dei “I cento Passi”. Tutti collegati in video conferenza per dibattere sulla vicenda del “vocale” svelato dal quotidiano ‘La Sicilia’ che ha avuto come protagonista il dirigente generale della Pianificazione Strategia dell’assessorato salute della Sicilia Mario La Rocca che pressa sui manager affinché carichino i dati sui nuovi posti letto attivati sulla piattaforma nazionale.
“Da Razza c’è stato un atteggiamento di assoluta irresponsabilità – ha sottolineato Lupo -. “La Sicilia è diventata arancione per il mancato rispetto dei 21 parametri previsti da un decreto varato sette mesi fa: l’assessore e il governatore Musumeci fingevano stupore per quella decisione ma l’indice Rt era alto, i tamponi erano insufficienti come le terapie intensive, sub intensive e i posti letto ed era saltato il tracciamento. Oggi le terapie intensive vanno verso il collasso con un’occupazione del 40%”. “In piena estate Musumeci ha consentito l’occupazione del 100% di tutti i posti a sedere nei mezzi di trasporto, quella decisione ha causato l’esplosione del contagio” – ha sottolineato Lupo” -.
“Siamo preoccupati – ha affermato Claudio Fava presidente dell’Antimafia regionale – perché se è vero che qualcuno è arrivato a falsificare cartelle mediche per evitare di dimettere pazienti e che i manager non sono stati in grado di imporsi allora il dirigente doveva portare queste notizie alla magistratura e i manager dovevano essere rimossi. Resta il tema politico e per questo noi ci auguriamo che a fronte di una situazione che ci sembra chiara anche per effetto dei numeri diffusi dal sindacato che ci dicono che i posti dichiarati in realtà nel territorio non ci sono, mercoledì all’ars ci siano deputati di coscienza anche nella maggioranza che votino questa mozione di censura all’assessore Razza”. “Musumeci è anche commissario anti-Covid ed è abbastanza curioso che di lui si sia sentito poco o nulla in questi giorni. Ci saremmo aspettati che entrasse nel merito difendendo il suo assessore e invece abbiamo ascoltato una delle sue solite battute alla ‘Capitan Fracassa’ sui ‘dieci, cento o mille commissari’ da inviare in Sicilia’. Per il resto ha taciuto e non può continuare a farlo”.
Il capogruppo 5 stelle Giorgio Pasqua ha sottolineato che “i posti non ci sono e lo possiamo dire perché siamo andati in giro per i territori a verificare e non sono stati attivati. Non ci sono perché mancano i medici e colpevolmente li si sta cercando di reclutare adesso quando lo si sarebbe dovuto fare in estate invece di farci trovare impreparati. C’è questa e ci sono altre mille motivazioni per questa mozione di censura“. “Il tracciamento nei casi di Covid-19 in Sicilia è saltato e questo credo che porterà l’isola a diventare zona rossa”.
Alla conferenza stampa mancava Italia Viva, unico partito di opposizione che non ha partecipato con un parlamentare. Una nota del segretario del gruppo parlamentare Edy Tamajo sottolinea che “è ora di smetterla con questo tritacarne mediatico. Addirittura Ministri della Repubblica che sparano a zero contro un Dirigente Generale della Regione Sicilia (mai vista una cosa simile). Forse sarebbe meglio che si occupassero dei veri problemi della nostra terra, invece di strumentalizzare questioni e cavalcare le onde mediatiche dei professionisti della provocazione. A casa mia, l’avversario politico non è un nemico da “abbattere“, ma uno che la pensa diversamente da me, nel rispetto la libertà di pensiero. L’ energico Dott. Mario La Rocca, da casa e affetto da Covid, ha fatto bene a scuotere i Direttori Generali delle strutture sanitarie (soprattutto i meno attivi), anche se con toni non impeccabili. Da quei dati, dipendeva il futuro della nostra terra, sia dal punto di vista della tenuta sanitaria, sia dal punto di vista delle ricadute sull’economia. All’Assessore Ruggero Razza, chiedo di informare i Siciliani sulla veridicità dei dati (grave se emergesse un’ipotesi di non attendibilità), in quanto gli elementi oggetto dell’audio devono essere certi e riscontrati subito. Bisogna evitare una pericolosa polemica che dà spazio ai professionisti della provocazione ed ai leoni da tastiera che non hanno mai fatto nulla per la nostra amata terra. Sono garantista e non giustizialista – conclude Tamajo – .
“La seconda ondata della pandemia – dichiara con una nota Carmelo Pullara, vicepresidente Commissione Sanità all’Ars poco prima della conferenza stampa – è arrivata prepotentemente e ha travolto stavolta anche la Sicilia come uno tsunami, ma si sapeva ed era prevedibile. Come dico da mesi, apparendo voce isolata, se avessimo posto in essere la programmazione prevista oltre quattro mesi fa, non ci saremmo fatti trovare impreparati. I dubbi sui dati reali dei posti letto, ultima criticità in ordine di tempo, non è altro che la punta di un iceberg di un sistema al collasso anche per la necessità di rincorrere un recupero per il colpevole ritardo ormai irrecuperabile. Così come i Sindaci che lamentano la mancanza di informazioni certe sui contagiati. Ho però la sensazione che si badi più all’aspetto mediatico che alla realtà, ma stiamo parlando di salute che tocca la carne viva”.
“Sto riflettendo se Martedì – aggiunge Pullara – presenzierò in Commissione per l’audizione dell’Assessore alla Salute Razza e il dirigente generale Mario La Rocca. Da mesi facciamo riunioni in commissione senza però alcun risultato, non solo non veniamo ascoltati sulle problematiche, men che meno su eventuali soluzioni che prospettiamo, ma soprattutto non riceviamo risposte. E poi mi chiedo queste riunioni al chiuso a che servono?! La gente vuole sapere, dobbiamo essere trasparenti ed uscire dal palazzo a costo di dire brutte verità. Inutile negare che il sistema è imploso. La responsabilità non è mai di uno solo ma di un complesso ed al contempo nessuno può chiamarsi fuori. Nello specifico dei posti letto ritengo sia doveroso attendere le risultanze della preannunciata ispezione del ministero della salute attraverso il NAS. A questo punto, serve un primo atto di responsabilità e maturità politica, chiedo quindi in primis al presidente dell’assemblea Miccichè e ai capigruppo di maggioranza ed opposizione di rinviare la discussione sulla sfiducia all’assessore Razza alla fine dell’emergenza pandemica, questo per non gettare nell’ulteriore incertezza la sanità. Non ne abbiamo bisogno. Non perché ritengo che dall’inizio dell’emergenza il suo operato, ma anche di ciò che ci sta attorno, sia esente da critiche che non ho lesinato, rimanendo voce isolata. Ma perché rimuovere un assessore in piena seconda ondata pandemica sarebbe un atto irresponsabile. Sarebbe come sostituire un generale nel pieno di una battaglia. Non possiamo permettercelo”.
“All’Assessore, nel frattempo a partire da subito, non mancando, come testimoniano gli operatori sanitari e i cittadini, i motivi per criticare l’operato di questo governo in materia di emergenza sanitaria, lo invito ad assumere un atteggiamento diverso più umile e predisposto all’ascolto. Soprattutto verso coloro i quali lavorano per il bene comune. La sovraesposizione mediatica non serve, ma occorrono i fatti. Così come lo invito, al di là degli steccati politici, ad intraprendere azioni volte a concordare il da farsi. Faccio appello alla responsabilità da parte di tutti, Presidente, Assessore, parlamentari, burocrati. Mi aspetto una presa di posizione netta anche da parte del governatore Musumeci. Io, come ho sempre detto, resto nel perimetro del centro destra, ma non posso e non potrò, anche a costo di rimanere isolato, tacere di fronte alle storture. In tema di sanità e di fronte a questa emergenza nessuno può girarsi dall’altra parte. Come ho sempre detto occorre trasparenza e responsabilità da parte di tutti” – conclude Pullara – .
“Quanto sta accadendo attorno alla sanità siciliana, specialmente attorno al Governo siciliano è ridicolo oltre che fuori luogo – afferma in un comunicato stampa il deputato di Forza Italia al Parlamento Europeo, Giuseppe Milazzo –. Con i mezzi a disposizione, nonostante le imposizioni da Roma sui tagli dei posti letto, dei punti nascita, dei pronto soccorso, degli ospedali e dei trasferimenti alla Sicilia, sta svolgendo uno straordinario lavoro. Adesso, come ciliegina sulla torta, ci mancava solo la polemica che corre sulla chat di WhatsApp. Le critiche dai banchi della maggioranza giallorossa in Parlamento sono sterili e prive di fondamento. Condivido nel merito quanto fatto dal Governo Musumeci, ovvero mantenere un certo rigore nel monitoraggio delle disponibilità, evitando di far sprofondare la Sicilia in zona rossa. Il contrario avrebbe comportato conseguenze disastrose per la Regione”.
“A parlare a sproposito poi sono sempre gli stessi – conclude l’Eurodeputato del PPE – ovvero chi ha prodotto solo macerie che adesso in Sicilia si sta provando, con fatica, a ricostruire. Sono gli stessi che dicevano che la mascherina non serviva a tutelarsi dal Covid; gli stessi per i quali non occorreva fare troppi tamponi; che hanno promosso il bonus vacanza ma contestualmente facevano sbarcare centinaia di migliaia di migranti; gli stessi che mentre la Sicilia era quasi Covid free, hanno permesso, durante la prima ondata epidemiologica, l’accesso a persone provenienti dalle zone più colpite; che hanno inventato il flop dei banchi a rotelle. Potrei continuare per ore. È chiaro che adesso, piuttosto che fare come gli struzzi e nascondere la testa sotto la sabbia per i continui strafalcioni, giocano al rilancio per sminuire i notevoli sforzi fatti dal Governo Musumeci, il quale dovrebbe essere solo elogiato per aver ricostruito dopo la voragine sanitaria ereditata. Per senso di responsabilità e visione prospettica, il Governo Siciliano deve spedire al mittente questi atti di sciacallaggio, degni della peggiore politica dell’improvvisazione. Consigliere a costoro di mandare sì gli ispettori, ma nelle Regioni governate da loro”.
Intanto, sono arrivati stamane a Catania e a Enna, come annunciato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, gli ispettori per verificare la situazione relativa ai numeri dei posti letto di terapia intensiva registrati dall’assessorato regionale della Salute sulla piattaforma Gecos.