Covid. Audio dirigente La Rocca, Pd annuncia esposto in Procura. Musumeci a Boccia: “Mandate cento ispettori ma basta speculazioni”

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Musumeci e Razza

“I dati comunicati dalla Regione a Roma sul numero di terapie intensive realmente disponibili ed operative in Sicilia rispondono al vero”? I dubbi provengono dal gruppo parlamentare del Pd all’Ars. “L’Assessore Razza si assuma le sue responsabilità e risponda con chiarezza. Dopo le notizie di stampa riportate oggi dal quotidiano La Sicilia è doveroso presentare un esposto alle Procure dei nove capoluoghi siciliani” – dicono il capogruppo Giuseppe Lupo e i deputati del gruppo parlamentare Pd all’Assemblea regionale siciliana -.  “È necessario accertare la verità e verificare la correttezza dei dati e dei numeri relativi alla gestione dell’emergenza Covid in Sicilia ed in particolare del numero di posti letto di terapia intensiva realmente disponibili ed operativi comunicati dalla Regione a Roma”. “Il messaggio vocale del dirigente La Rocca, reso noto dal quotidiano La Sicilia di oggi – evidenziano i deputati regionali del Pd – solleva molti interrogativi ai quali il presidente Musumeci e l’Assessore Razza hanno il dovere di rispondere con urgenza. Il linguaggio utilizzato dal dirigente generale dell’Assessorato sanità Mario La Rocca nel rivolgersi ai manager delle strutture sanitarie dell’Isola è inaccettabile. Se questo è il modo con cui Musumeci e Razza, che hanno la responsabilità politica dell’operato dei dirigenti generali che hanno nominato, pensano di poter gestire l’emergenza sanitaria in Sicilia c’è da essere seriamente preoccupati”.

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“Chiediamo che gli organi nazionali di governo preposti alla gestione dell’emergenza COVID verifichino tempestivamente cosa è realmente accaduto riguardo l’episodio riportato dal quotidiano La Sicilia di oggi e qual è la reale situazione del sistema sanitario regionale ed in particolare delle terapie intensive”.

“Dinanzi al fallimento della gestione sanitaria regionale, e dopo le notizie di oggi – concludono – il presidente Musumeci revochi prontamente il dirigente generale Mario La Rocca e l’Assessore alla Salute Ruggero Razza, cui è totalmente ascrivibile la responsabilità politica dei comportamenti del predetto dirigente” (confermata per mercoledì in Ars la discussione della mozione di censura all’Assessore Razza).

“I siciliani hanno il diritto di sapere quanti sono i posti letto realmente disponibili nelle strutture sanitarie dell’isola – tuona  il Presidente della Commissione Antimafia dell’Assemblea Regionale Siciliana, Claudio Fava. “Alle ricognizioni effettuate dai sindacati, dalle quali emerge il sostanziale scostamento tra i posti indicati sulla carta e quelli realmente operativi, si aggiunge oggi la notizia di pressanti e pesanti sollecitazioni dell’assessorato regionale verso le strutture sanitarie a “caricare” i dati sui posti letto”. “Una sollecitazione brutale – aggiunge Fava –  stando alle parole del dirigente regionale La Rocca, riferite questa mattina dal quotidiano “La Sicilia”: “Non sento cazzi! Perché oggi faranno le valutazioni e in funzione dei posti letto di terapia intensiva decideranno in quale fascia la Sicilia risiede!”
Che vuol dire? Che occorreva caricare sul sistema di tracciamento nazionale anche posti letto che non esistono? Che bisognava dare per operativi anche quelli ancora sforniti del personale medico necessario ad una terapia intensiva? Stiamo alterando la realtà per evitare di finire in zona rossa? E tutto questo sulla pelle dei siciliani?
Chiediamo al Ministero di inviare i propri ispettori in Sicilia per verificare quale sia la reale fotografia sulla capacità di tenuta del nostro sistema sanitario. È inammissibile pensare che la salute dei siciliani sia stata oggetto di menzogne e di baratti, come purtroppo ci confermano non solo le denunzie del sindacato dei medici ma anche i gravi casi che stanno emergendo ovunque di reparti ancora non attivati, da Barcellona Pozzo di Gotto dove i macchinari giacciono inutilizzati in una magazzino, a Petralia dove il raggiungimento degli obiettivi dichiarati non sarà possibile prima di diverse settimane, o al Policlinico di Messina da cui giungono notizie allarmanti e verificate che – conclude Fava – contraddicono le rassicurazioni dell’assessore Razza”.
“Ripetutamente e formalmente ho chiesto, come credo che tutti noi chiediamo e pretendiamo, che i dati siano veritieri e siano comunicati con costante periodicità” – dichiara il sindaco, di Palermo Leoluca Orlando. Da questo punto di vista, ancora lo scorso 13 novembre, ho avuto assicurazione dai Ministri Speranza e Azzolina e dal Presidente Musumeci – ciascuno per la propria competenza – sulla entità dei dati; così come ho avuto conferma che, ove si riscontrasse che i dati cambiano in peggio, io venga avvertito come vengano avvertiti tutti i sindaci siciliani. E che tutti i Sindaci vengano soprattutto avvertiti per tempo per consentire di adottare tutti i provvedimenti necessari.Le notizie di stampa su ambiguità e criticità nel sistema dei dati ospedalieri impongono di pretendere che i Sindaci siano correttamente informati. E’ molto grave la mancanza di chiarezza – conclude Orlando – che denuncia e produce confusione istituzionale e alimenta sfiducia e allarme da parte dei cittadini”.
In questo clima  particolarmente incandescente giunge la dichiarazione del ministro per i Rapporti con le Regioni Francesco Boccia: “Il Governo attraverso il Ministro Speranza si è già attivato per l’invio immediato a Palermo degli ispettori”. Pronta la replica del presidente della Regione siciliana: “La Sicilia è governata da persone perbene” – afferma Musumeci – . “E questo dovrebbe averlo già capito il ministro Boccia. Abbiamo chiesto noi a Roma, ormai una settimana addietro, che si mandino dieci-cento ispettori per fare chiarezza sulla gestione dei numeri nella gestione dell’epidemia in Sicilia: non temiamo alcun controllo e mettiamo così fine a ogni tentativo di speculazione. Per noi leale collaborazione istituzionale significa questo. E come sa Boccia non ci siamo mai sottratti al rispetto di questo principio. Stiamo vivendo una terribile pandemia, un’emergenza sanitaria mondiale senza precedenti, nella quale salvaguardare vite umane dovrebbe essere in politica il primo impegno di tutti, anche in Sicilia, al di là delle appartenenze. L’appello all’unità d’intenti del capo dello Stato – conclude Musumeci – per noi è molto chiaro. Spero lo sia per tutti”.
Intanto,  lunedì 23 novembre alle 12, i capigruppo del Pd Giuseppe Lupo, del Movimento 5 Stelle Giorgio Pasqua e del Misto Claudio Fava terranno una conferenza stampa congiunta sull’emergenza sanitaria e sulla vicenda dei dati ospedalieri.
La conferenza stampa si svolgerà unicamente da remoto tramite Google Meet e sarà trasmessa in streaming.

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