Miccichè a Musumeci: Forza Italia è forte. Giunta da rinnovare
“Non c’è alcuna campagna acquisti in corso. Non sollecito l’adesione a Forza Italia di nessuno. Dopo le recenti elezioni amministrative, essendo emerso chiaramente che siamo il primo partito con una proiezione nazionale mi sembra ovvio che siano in parecchi a volere aderire a FI”.
Lo ha sottolineato il coordinatore regionale di Forza Italia, e presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, nel corso della conferenza stampa con cui è stata formalmente annunciata l’adesione a Forza Italia della parlamentare regionale Daniela Ternullo che con il suo ingresso nelle file berlusconiane, porta a quattordici il numero degli azzurri all’Ars (a meno uno dal primo gruppo rappresentato dai M5s, dopo l’addio dei cinque ribelli di Attiva Sicilia).
Miccichè ha appena metabolizzato la nomina del senatore Renato Schifani a consigliere politico di Silvio Berlusconi che su Palermo si scontra con le ambizioni di candidatura al Senato del capogruppo a Sala delle Lapidi Giulio Tantillo ma il punto di riferimento del Cavaliere in Sicilia rappresenta l’uomo forte della politica regionale potendo contare su almeno un politico espressione di ampi consensi elettorali in ognuna delle nove provincie dell’Isola.
Dopo avere bloccato l’Opa lanciata da Saverio Romano per la leadership di Forza Italia in Sicilia, contrapponendo per le europee la candidatura Giuseppe Milazzo (risultata vincente per poco più un migliaio di voti) Miccichè si guarda intorno e con diffidenza volge lo sguardo al progetto di rinascita della Dc che si è intestato l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro.
“La Dc che vuole rifondare Totò Cuffaro per lui è un’emozione, per me invece no” – ha sottolineato Miccichè – facendo intendere di volere prendere le distanze da questo progetto anche se la recente adesione a Forza Italia di Luisa Lantieri, ex assessore di Rosario Crocetta ma anche ex segretaria di Cuffaro, lascerebbe qualche dubbio al riguardo.
Miccichè forte dei suoi quattordici parlamentari regionali, è tornato a parlare di un “rimpastino”, ovvero della possibilità di sostituire un paio di assessori forzisti: “Non sarebbe saggio in questo momento così drammatico, come è l’attuale, chiedere un rimpasto di governo. Però ogni partito ha le proprie esigenze – ha aggiunto – e quindi se chiede di riequilibrare la propria rappresentanza, cambiando qualche assessore, il presidente della regione Musumeci non può non tenerne conto”.
“La collocazione di Forza Italia rimane nell’ambito del centrodestra – ha evidenziato a scanso di “equivoci” – e mio compito in questa coalizione è quello, di rafforzare l’area moderata”. Della serie: oggi la leadership dei moderati è mia, tutto il resto sono “emozioni”.