È morto padre Bartolomeo Sorge, gesuita e politologo. Orlando: “Ha avuto un importante ruolo nella storia di cambiamento della città”
È morto a 91 anni padre Bartolomeo Sorge, (era nato all’Isola d’Elba ma di origini siciliane per parte di padre), teologo, politologo e grande esperto di dottrina sociale della Chiesa, storico direttore de La Civiltà Cattolica (1973-1985). Sorge ha lottato fermamente contro la mafia, promuovendo l’impegno dei laici cattolici in politica. Negli anni Ottanta, il padre gesuita promuove l’impegno dei cattolici in politica, attraverso nuove forme di partecipazione per riformare la Dc. A Palermo arriva nel 1986, alla direzione dell’Istituto di Formazione Politica Pedro Arrupe. Insieme con padre Ennio Pintacuda e con il movimento “Una Città per l’Uomo”, è fra i principali animatori della “Primavera” di Palermo.
“Padre Sorge – afferma il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – ha avuto un importante ruolo nel più ampio impegno dei Gesuiti nella storia di cambiamento della città e della politica nazionale. Un impegno che ha trovato a Palermo momenti di anticipazione e di sperimentazione di rinnovamento etico, culturale e politico sin dai primi anni ’80 e nel cui contesto trovarono spazio e voce istanze e modelli diversi. Fra questi, alcuni legati alle forme-partito ancorate ad un approccio ideologico ed altri, che con le esperienze della Primavera trovarono il proprio punto di partenza e sono proseguite negli anni, improntati al rinnovamento delle forme della politica e della partecipazione, non più legati alle ideologie quanto ad una visione di sviluppo delle comunità nel più ampio contesto globale”.
“Con padre Bartolomeo Sorge scompare un teologo e un intellettuale raffinato – dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci – che ha profuso in Sicilia grande impegno per diffondere nel tessuto sociale isolano la cultura della legalità, divenendo punto di riferimento per le classi dirigenti, non solo politiche. A nome personale e dell’intero governo della Regione le più sentite condoglianze”.