Cts in Commissione Salute all’Ars, Razza: “Domani auditi rappresentanti, ma basta polemiche”

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Ruggero Razza

“L’intero Comitato Tecnico Scientifico non viene convocato in commissione parlamentare neppure dal Parlamento nazionale. L’onorevole Lupo e i deputati del M5S, per trovare ulteriori conferme, facciano due telefonate ai loro colleghi al governo centrale e chiedano. Domani saranno comunque ascoltati dalla Commissione Salute all’Ars sia il responsabile del Cts regionale, sia altri rappresentanti. Nulla da nascondere, anzi, ricordo che a differenza del Comitato tecnico scientifico nazionale, tutti gli atti del Cts siciliano sono sempre stati nella disponibilità di chiunque. Considerato il momento delicato che tutto il Paese sta attraversando, facciamo nostro l’appello lanciato appena poche ore fa dal presidente Sergio Mattarella ad una responsabilità collettiva e finiamola con polemiche senza senso che nocciono alla nostra comunità”.  Lo dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

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In tutta l’Isola, al momento, circa un migliaio i casi di positività al Coronavirus rintracciati attraverso l’impiego dei cosiddetti tamponi rapidi, già in uso da alcune settimane. La Sicilia, grazie a un proprio approvvigionamento, è stata infatti tra le prime Regioni a dotarsi di una fornitura di due milioni di test messi a disposizione delle nove Aziende sanitarie provinciali e delle strutture ospedaliere.
In particolare, i tamponi rapidi vengono già utilizzati per tutte le azioni di contact tracing delle Usca (scuole, ricerca e tracciamento dei cluster, focolai nelle zone rosse, etc)  negli aeroporti internazionali, nei pronto soccorso e in altri reparti e a bordo dei mezzi in uso al personale dell’emergenza-urgenza.
I tamponi rapidi sono stati già adoperati nella campagna attiva gratuita sulla popolazione in corso nelle isole minori. E’ di stamani, ad esempio, il dato diffuso dall’Asp di Trapani relativo all’arcipelago delle Egadi dove su un campione di 855 cittadini che ha aderito ai test sono stati individuati quattro soggetti positivi.
Va ricordato che, come da protocollo, i casi positivi rintracciati mediante i test rapidi devono essere poi confermati dal tampone molecolare e solo dopo inseriti nei report dell’Istituto superiore di Sanità per il consueto bollettino quotidiano nazionale. I tamponi rapidi, ad oggi, infatti non sono conteggiati nel rapporto diffuso giornalmente dal ministero della Salute, se non convalidati proprio dal test molecolare.

Intanto, sul fronte del bonus economico per il personale sanitario regionale coinvolto nell’emergenza Covid-19  interviene Antonello Cracolici, parlamentare regionale del PD e componente della commissione Sanità all’Ars, che ha presentato una interrogazione rivolta all’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. “Che fine ha fatto il bonus economico per il personale sanitario regionale coinvolto nell’emergenza Covid-19?” – chiede Cracolici.

“Il riconoscimento di 1.000 euro al mese a partire dallo scorso primo marzo fino al termine dell’emergenza – aggiunge Cracolici – è stato previsto dalla finanziaria regionale come compensazione per il maggiore carico di lavoro per il personale sanitario regionale impegnato in prima linea in questo momento difficilissimo, ma fino ad ora non è arrivato un solo euro”.  Nell’interrogazione Cracolici ricorda che il Governo nazionale, lo scorso 7 ottobre,  ha prorogato lo stato di emergenza sanitaria per la pandemia fino al 31 gennaio 2021, e chiede dunque all’assessore alla Salute “quali motivi abbiano impedito l’erogazione del riconoscimento economico, seppur previsto dalla legge,  determinando nei fatti un comportamento omissivo e negando una aspettativa per coloro che sono impegnati in prima linea nella emergenza sanitaria in corso”. 

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