Regionali, Fleres: “Ricordiamo a Musumeci i numeri della penalizzazione del Sud e della Sicilia”

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Salvo Fleres

“Non intendo certo difendere i fannulloni, che vanno perseguiti uno per uno, ma evitando generalizzazioni che colpiscono anche chi non le merita. La macchina amministrativa regionale fa acqua da tutte le parti, purtroppo, ma la responsabilità è sempre e solo politica. Appare però evidente che al Presidente della Regione, le cui dichiarazioni qualche volta sembrano funzionali a logiche di partiti nazionali, serve un ripasso di natura numerica – dichiara Salvo Fleres, portavoce di Unità Siciliana-Le Api – Cominciamo con il ricordargli che circa 6.000 dipendenti su 13.000 della Regione siciliana, tra Beni culturali, Geni civili, Motorizzazioni, etc,  svolgono funzioni che altrove paga lo Stato”.

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“Prima di parlare male di casa propria, perciò, sarebbe il caso che riflettesse su questo, sulla responsabilità dei dirigenti cui ha peraltro recentemente rinnovato i contratti e su ulteriori dati che riguardano tutto il Sud, derubato di 61 miliardi l’anno dal Nord attraverso la trappola del sistema dei costi standard e della spesa storica”.

“Per esempio, secondo dati ufficiali, tre regioni italiane provocano il deficit della sanità nazionale: Piemonte, Liguria e Toscana, mentre il Veneto fa pagare allo Stato, non ai veneti, lo stipendio di 16 mila dipendenti della sanità non medici  in più di quanto non faccia la Campania- prosegue – Il Presidente della Regione saprà certamente che  giornalisti “alla carta” e politici servi della finanza speculativa dimenticano sistematicamente di dire che in Italia esistono ben 5.766 società partecipate degli enti locali che costano decine di miliardi, peccato  che  il 58,51% di queste società si trova al Nord, il 20,64% si trova al Centro, il 14,46% si trova al Sud e solo il 6,27% si trova nelle Isole”.

“Infine, dal rapporto SVIMEZ si evince che per opere pubbliche, nel 2018, sono stati spesi 102 euro pro capite al Sud e 278 euro pro capite al Nord”.

“Mentre chi ricopre incarichi istituzionali si limita a cimentarsi in considerazioni acchiappa facili consensi – conclude Fleres – Unità Siciliana-Le Api si batte contro queste follie, fuori e dentro le istituzioni, per eliminare un simile scandalo mirante a far diventare più ricco chi è già ricco e più povero chi è già povero. Nessun partito nazionale lo farà perché i partiti nazionali non sono liberi dal collare della finanza speculativa che li paga e ne controlla le decisioni”.

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