Diciassette nuovi sindaci nelle terre alte di Sicilia: “Si istituiscano le Zone Franche Montane”
Nei giorni scorsi, il comitato promotore per l’istituzione delle Zone Franche Montane di Sicilia ha incontrato i neoeletti sindaci dei Comuni che per caratteristiche appartengono alle cosiddette zone montane, è stato dato loro il benvenuto all’interno del gruppo di lavoro e raccontata la genesi della proposta di Legge che prevede la defiscalizzazione per le imprese e la promozione territoriale di quei Comuni che si trovano al di sopra dei 500 metri dal livello del mare e che hanno meno di 15mila abitanti, particolarmente interessati al fenomeno di desertificazione umana e imprenditoriale.
L’incontro si è tenuto in webinar e tutti i sindaci presenti hanno convenuto sull’importanza strategica di questa Legge che si aspetta da troppo tempo, più precisamente l’iter burocratico è partito il 16 aprile del 2015, e sono quindi passati 2010 giorni. Da parte di tutti i sindaci è emersa la necessità di avere al più presto questa Legge che possa aiutare le aziende e gli imprenditori e promuova i territori più marginalizzati della Sicilia; i titolari di partita iva che hanno sede nelle terre alte di Sicilia sono circa 45mila, di cui 17 mila quelle agricole.
La Legge è una misura di politica economica adottabile dal governo siciliano per il rilancio delle zone interne dell’isola, graverà interamente sul bilancio della Regione Siciliana e troverà la sua piena attuazione allorquando si definiranno gli accordi finanziari tra lo Stato e la Regione Siciliana. «Speriamo che entro la fine dell’anno il disegno di legge possa diventare legge – ha detto Salvatore Cassisi, del comitato per l’istituzione delle Zone Franche Montane – i sindaci devono farsi portabandiera nei loro territori per questa legge».
«Le disposizioni attuative le zone franche montane in Sicilia rappresentano l’inizio del rinascimento siciliano, – ha affermato Riccardo Compagnino, consulente del comitato promotore – un valido e sostenibile progetto».
Prossimo appuntamento, atteso da settimane dai 132 sindaci delle terre alte di Sicilia e dal Comitato, è l’audizione del vice presidente della Regione, Gaetano Armao, presso la Commissione Finanze e Tesoro del Senato, che dovrebbe svolgersi dalle ore 8:30 di giovedì 22 ottobre.
«Siamo fiduciosi che il professore Armao sosterrà a Palazzo Madama, senza mezzi termini, il percorso che dispone le zone franche montane in Sicilia. Noi come lui siamo convinti che sia la chiave di volta per la definizione degli accordi finanziari tra lo Stato e la Regione – dichiara Vincenzo Lapunzina, coordinatore del comitato – che in questi anni hanno profuso uno straordinario impegno a non definirne l’emanazione».