Cent’anni fa l’assassinio di Giovanni Orcel. Il dirigente sindacale sarà ricordato il 14 ottobre

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“Per la Cgil Palermo Orcel è una figura fortemente simbolica,  uno degli esponenti principali  del movimento sindacale italiano e a lui è intitolata la nostra Camera del Lavoro – dice il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo Il 14 ottobre, per il centenario della sua morte,  come ogni anno lo  ricorderemo sotto la targa a lui intestata, nel luogo dove fu ucciso con una pugnalata al fianco. Assieme all’amministrazione comunale e alle associazioni ripercorreremo il  contributo politico e sindacale di Giovanni Orcel, che trova posto nel nostro Calendario dedicato alla  memoria dei tanti sindacalisti uccisi a Palermo e provincia. In questi anni abbiamo voluto  ricordarli tutti, riportando alla luce storie rimaste ingiustamente troppo a lungo nell’oblio e intitolando ai protagonisti del movimento antimafia sociale numerose strade, soprannominate le ‘vie dei diritti’, trasformando il  quartiere operaio  Bonagia di Palermo in  un’area dedicata alla legalità e ispirata ai principi della Costituzione”.   

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Il 14 ottobre alle ore 9 Orcel sarà ricordato in corso Vittorio Emanuele, all’angolo con la via Collegio Giusino, dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dal segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, dal responsabile del dipartimento Legalità Cgil Palermo Dino Paternostro, da Umberto Santino, presidente  del centro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato e dall’ex sindacalista Giovanni Abbagnato, autore di un libro su Orcel.

“Dirigente sindacale, socialista, fu protagonista delle battaglie in difesa del mondo del lavoro e per l’affrancamento dei lavoratori e dei ceti popolari dal dominio mafioso – aggiunge  Campo – Segretario dei metalmeccanici,  rivolse gran parte del suo impegno a fianco dei lavoratori dei Cantieri Navali per l’ottenimento delle  commesse, nella lotta contro i mafiosi e contro lo sfruttamento degli operai. In quegli anni di forti agitazioni sociali, in pieno biennio rosso,  fu il promotore, assieme a Nicolò Alongi, ucciso il 29 febbraio dello stesso anno, del collegamento tra mondo operaio e contadino.  Anticipatore culturale e politico, precursore della legalità, Orcel capisce che l’unione  tra operai, contadini, braccianti può cambiare le condizioni di tutti, non solo dei metalmeccanici, e dare loro grande capacità di rappresentanza. Un’intuizione  che molto probabilmente sta alla base del suo assassinio”.   

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