Il nuovo Comandante del Nucleo Carabinieri TPC in visita alla Soprintendenza del mare

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Il nuovo comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo il Maggiore dell’Arma dei Carabinieri Gianluigi Marmora, ha incontrato il Soprintendente del Mare Valeria Li Vigni nella sede di Palazzetto Mirto.

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Il Maggiore Marmora, classe 1973 di origine salernitano è laureato in Giurisprudenza, con una grande conoscenza del territorio siciliano per la sua esperienza maturata nella 1^ Sezione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, partecipando a numerose operazioni sviluppate negli anni nei confronti della criminalità organizzata mafiosa, vantando diversi riconoscimenti, tra cui Cupola 2.0 (dicembre 2018) in cui venivano arrestati 51 indagati, appartenenti a 6 diversi mandamenti mafiosi palermitani, responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso ed altro, bloccando sul nascere il tentativo di ricostituzione, a seguito della morte di Salvatore Riina e di Bernardo Provenzano, della commissione provinciale mafiosa.

Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale è un reparto speciale dell’Arma dei Carabinieri, fondato il 3 maggio del 1969 con la denominazione Comando Carabinieri Ministero Pubblica Istruzione – Nucleo Tutela Patrimonio Artistico. Fin da subito svolge una intensa attività di prevenzione e repressione a tutela del patrimonio culturale italiano. Un fiore all’occhiello per l’Italia così come la Soprintendenza Regionale per i Beni culturali e ambientali del Mare una eccellenza tutta siciliana, per caratteristiche ed operatività unica al mondo. Il percorso della Soprintendenza del Mare nasce nel 1999 dalla ferrea volontà di Sebastiano Tusa, che costituisce il G.I.A.S.S. (Gruppo d’Indagine Archeologica Subacquea Sicilia) successivamente S.C.R.A.S. (Servizio Coordinamento Ricerche Archeologiche Sottomarine) per poi diventare soprintendenza, con un apposito articolo nella legge finanziaria della Regione Siciliana del 2004, presentato dall’allora assessore ai Beni culturali Fabio Granata (art. 28 – Istituzione della Soprintendenza del Mare) per tutelare, gestire e valorizzare la cultura del mare in Sicilia.

“L’incontro con il Maggiore Gianluigi Marmora alla Soprintendenza del mare-dichiara il soprintendente Valeria Li Vigni – intende confermare la consolidata collaborazione, con il TPC dell’Arma dei Carabinieri, in tutte quelle attività di prevenzione e tutela del nostro patrimonio culturale. Il grande patrimonio archeologico subacqueo, quotidianamente ritorna a noi grazie a campagne di scavo autorizzate, frutto di studi, segnalazioni e ritrovamenti fortuiti. Ma è fondamentale l’azione investigativa delle forze di polizia, che nel reprimere le organizzazioni criminali, i tombaroli ed il commercio illecito che distrugge i siti archeologici, garantisce la trasmissione della nostra memoria a chi verrà dopo di noi”.

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