Respinta dal Consiglio comunale la mozione di sfiducia al sindaco Orlando
Molto rumore per nulla. Come era ampiamente prevedibile, con 20 voti contrari è stata respinta oggi pomeriggio la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Leoluca Orlando che ora politicamente si rafforza per amministrare la città nell’ultimo scorcio del proprio mandato. La mozione, proposta era stata firmata da 19 consiglieri dell’opposizione. In base alla normativa regionale, la mozione di sfiducia al sindaco eletto direttamente, per avere effetto deve essere votata da 24 consiglieri comunali.
“Quello di oggi è stato un vero e proprio processo all’Amministrazione Orlando e alle sue politiche; la mozione di sfiducia un atto di accusa – a dichiararlo il capogruppo della Lega a Palermo Igor Gelarda. A citare a giudizio con la storia Orlando è stata la metà del consiglio, ma in nome e per conto della stragrande maggioranza dei palermitani. Purtroppo, però, l’attaccamento alla poltrona o forse una scarsa attenzione verso la città non ha permesso a questa maggioranza di esprimersi a favore della città. Certo chi ha fatto da stampella oggi a Orlando, non votando e la
sfiducia, non pensi di poterci venire a cercare fra un anno e mezzo per avere un posto al sole, quando bisognerà eleggere il nuovo sindaco, che sarà sicuramente di centro destra. Non sarebbe corretto verso i palermitani che oggi sono stati traditi. Oggi la maggioranza ha condannato Palermo ad altri due anni di buio, traffico, sporcizia, salme accatastate, emergenza abitativa e a questa “psicociclabilità” ingestibile, solo per citare alcuni dei disastri dell’era Orlando, continua Gelarda. Concludo dicendo che oltre a Palermo e i palermitani, l’altra vittima di questa mancata approvazione della mozione di sfiducia sarà proprio il sindaco Orlando che ora sarà sempre più ostaggio della sua stessa maggioranza. Abbiamo già visto oggi segnali di una maggioranza che batterà cassa per averlo salvato dalla sfiducia e chiederà nuovi posti di governo. Orlando carnefice della città ed allo stesso tempo vittima di questa maggioranza – conclude Gelarda -“.
sfiducia, non pensi di poterci venire a cercare fra un anno e mezzo per avere un posto al sole, quando bisognerà eleggere il nuovo sindaco, che sarà sicuramente di centro destra. Non sarebbe corretto verso i palermitani che oggi sono stati traditi. Oggi la maggioranza ha condannato Palermo ad altri due anni di buio, traffico, sporcizia, salme accatastate, emergenza abitativa e a questa “psicociclabilità” ingestibile, solo per citare alcuni dei disastri dell’era Orlando, continua Gelarda. Concludo dicendo che oltre a Palermo e i palermitani, l’altra vittima di questa mancata approvazione della mozione di sfiducia sarà proprio il sindaco Orlando che ora sarà sempre più ostaggio della sua stessa maggioranza. Abbiamo già visto oggi segnali di una maggioranza che batterà cassa per averlo salvato dalla sfiducia e chiederà nuovi posti di governo. Orlando carnefice della città ed allo stesso tempo vittima di questa maggioranza – conclude Gelarda -“.
“Oggi abbiamo dato una possibilità alla nostra città, facendo appello alle coscienze dei colleghi Consiglieri della variegata maggioranza orlandiana, che pure tante volte si è trovata in apparente disaccordo con il Primo cittadino, ma che oggi ha scelto di continuare a sostenerlo – dichiarano i consiglieri comunali del M5s Antonino Randazzo, Viviana Lo Monaco e Concetta Amella – . Abbiamo ribadito che il M5S è alternativo al sistema Orlando e alla Destra, votando a favore della mozione di sfiducia di cui siamo stati i primi promotori. Nel prendere atto della scelta democratica del Consiglio, che ha confermato il mandato conferito nel 2017 al Sindaco Orlando, adesso noi andremo avanti nel nostro ruolo di opposizione ferma e propositiva, nella consapevolezza che abbiamo venti mesi di tempo per costruire “partecipazione attiva” insieme ai tanti cittadini, associazioni, comitati ed esponenti dell’imprenditorialità, stanchi di questa mala gestione dell’ente locale, così da realizzare un progetto politico condiviso di rinascita per Palermo, in vista delle prossime elezioni del 2022.
“Questo dibattito ha mostrato un inasprimento del dibattito – dichiara Marianna Caronia – con toni che non utili a questo momento di crisi che la città sta attraversando, ancor di più mentre cresce la preoccupazione per il Covid-19. Ho votato la mozione perché credo che la città abbia bisogno di un cambio di passo, per altro registrata da parti della stessa maggioranza. Su alcuni temi, a partire dalla situazione nei cimiteri e passando per le piste ciclabili realizzate senza una logica, in questi ultimi mesi abbiamo assistito ad un aggravamento della situazione, motivo per cui è necessario che il sindaco ascolti la città, dialoghi con la città, faccia scelte che aiutino il dialogo e contribuiscano ad affrontare i problemi senza inasprire gli animi”.
“Oggi abbiamo assistito ad una vera e propria pagina nera per la città di Palermo – tuona il parlamentare regionale dell’Udc e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia Vincenzo Figuccia – con 20 consiglieri comunali contro 19 che sono corsi in soccorso ad un sindaco che ha mostrato l’incapacità sui temi più svariati: dai rifiuti agli impianti cimiteriali passando per la mobilità. Domani pubblicherò sulla mia pagina facebook l’elenco di tutti i consiglieri orlandiani che hanno deciso di fare da stampella ad un’amministrazione assolutamente incapace. Orlando avrà potuto convincere con i suoi mezzi 20 consiglieri comunali ma certamente i palermitani rimangono tutti dello stesso parere. La giornata di oggi dunque, segna uno spartiacque tra le forze politiche della città. Nessuno dei consiglieri comunali che non ha votato la sfiducia ad Orlando – conclude – pensi di poter fare il voltagabbana salendo la prossima volta sul carro dei vincitori”.