Sequestro pescherecci siciliani in Libia. Micciché: “Fallimentare la politica estera del governo nazionale”
“Mi preoccupa molto l’evoluzione della vicenda del sequestro, da parte dei libici, dei motopescherecci siciliani iscritti al compartimento marittimo di Mazara del Vallo, ‘Antartide’ e ‘Medinea’, e dei 18 uomini di equipaggio. Sono trascorsi più di dieci giorni e ancor oggi, di fatto, non si intravede alcuna prospettiva per una veloce e positiva soluzione della questione”. Così in una nota il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè.
“Da presidente del Parlamento siciliano – aggiunge – seguirò con attenzione gli sviluppi della vicenda che riguarda i pescatori siciliani, le loro famiglie e un’intera comunità, pretendendo dal duo Conte-Di Maio la giusta determinazione nell’intervento che serve per affrontare e risolvere positivamente la delicata questione. Il Mediterraneo, e il Canale di Sicilia in particolare, sono fondamentali per garantire un adeguato sviluppo socioeconomico delle imprese siciliane, non solo di quelle della pesca”.
“Occorre un’autorevole e competente politica estera che possa consentire la giusta cooperazione economica tra il nostro Paese e la Libia – conclude Miccichè –. Bisogna riprendere il ‘Trattato dell’amicizia’, cardine della politica estera dei governi Berlusconi, che mirava a stabilizzare l’intera area, assicurando prosperità economica e integrazione sia al popolo italiano, sia a quello libico”.