Palermo, tutti contro la chiusura della Rinascente

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Sulla paventata chiusura della Rinascente a Palermo si registra un fonte politico trasversale in difesa dei posti di lavoro. “Ho ribadito ai lavoratori la richiesta di intervento del Governo nazionale con i ministri del Lavoro e dello Sviluppo Economico. L’intervento dell’Amministrazione comunale mira a tutelare la presenza in città di questa azienda e il valore economico che rappresenta per il tessuto commerciale di via Roma e del centro storico” – dichiara il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.

“La chiusura delle Rinascente va impedita a tutti i costi, non solo per salvare i tanti posti di lavoro a rischio, ma per evitare che si spenga un potente motore dell’economia per un’intera zona che, purtroppo, di recente, ha già visto abbassarsi definitivamente parecchie saracinesche, anche importanti” – afferma la deputata del M5S all’Ars, Roberta Schillaci, che stamattina ha ascoltato le ragioni dei lavoratori nel corso della manifestazione, organizzata per evitare la chiusura dell’importante punto vendita palermitano.

“Ho depositato   – dice Schillaci – una richiesta di audizione urgente in V commissione all’Ars dei rappresentanti della proprietà dell’immobile, Inarcassa, e della Rinascente,  oltre che del sindaco di Palermo, Orlando, degli assessori  regionali Scavone e Turano, di quelli comunali Marano e Piampiano e dei rappresentanti della UIL TuCS e della CGIL”.  “È assurdo – Conclude Schillaci – che la quinta città d’Italia veda andar via, impotente, un marchio dell’importanza come la Rinascente per l’impossibilità di trovare un’intesa tra tutti gli attori in campo”.

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In questo momento di crisi economica amplificato dalla pandemia la chiusura della Rinascente – dichiarano i consiglieri comunali di Sinistra Comune Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando, Marcello Susinno – è un segnale davvero inquietante, che rischia di peggiorare la situazione del fragile tessuto economico della città. Auspichiamo che le interlocuzioni avviate dall’Amministrazione comunale con il Governo possano condurre ad una svolta. E’ necessario individuare in tempi brevi una soluzione per i dipendenti e le loro famiglie”. 

“Il Governo Nazionale rimane indifferente davanti al dramma di oltre 200 lavoratori che rischiano il licenziamento.
Anche il Sindaco di Palermo ha delle responsabilità indirette sulla paventata chiusura della Rinascente a causa delle infelici e vessatorie limitazioni al traffico”! A scriverlo sulla propria pagina di Facebook è l’ex assessore comunale Stefano Santoro, oggi attivista della Lega.
“Un primo passo per tentare di evitare il licenziamento dei lavoratori – continua Santoro – potrebbe essere quello di revocare la ZTL in Via Roma che ha penalizzato e desertificato la storica via. Scriverò al Premier Conte affinché istituisca un tavolo di crisi permanente con i ministri competenti e le parti coinvolte al fine di trovare un accordo tra Rinascente e la società di gestione dell’immobile di via Roma, che è di proprietà di Inarcassa, Fabbrica Immobiliare SGR, per il rinnovo del contratto di locazione. Il commercio e i posti lavoro vanno salvaguardati”!
Intanto, il deputato regionale di Forza Italia all’Ars e componente della Commissione attività produttive, Mario Caputo, ha chiesto per mercoledì prossimo la convocazione della Commissione di cui è componente, per affrontare la questione legata al pericolo chiusura di realtà commerciali a Palermo quali Auchan, Coop e Rinascente. La convocazione prevede l’audizione dell’Assessore Regionale delle Attività Produttive, on. Girolamo Turano, degli Amministratori delle società interessate e dei sindacati.

“L’economia locale – dichiara Caputo – ha già subito un forte freno a causa dell’emergenza sanitaria, adesso il rischio concreto della chiusura o del ridimensionamento di grandi realtà commerciali quali Rinascente, Auchan e Coop mette a rischio i livelli occupazionali, con il pericolo concreto dell’aumento del tasso di disoccupazione. Un pericolo che il territorio non può correre, specie a seguito di una Pandemia che oltre a mettere a dura prova il sistema sanitario, ha messo in ginocchio quello economico”: “La situazione è certamente delicata – conclude il Parlamentare – perché riguarda i piani commerciali delle aziende, ma è chiaro che ci vogliono certezze per il futuro lavorativo dei dipendenti. Ringrazio il Presidente della III Commissione all’Ars, on. Orazio Ragusa, per la disponibilità dimostrata e per la celerità con la quale ha accolto la mia richiesta”.

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