Il Tar sospende l’ordinanza del presidente Musumeci sui migranti. M5s: “Sterile propaganda”

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Il Tar ha sospeso l’ordinanza del governatore della Sicilia, Nello Musumeci, con cui imponeva lo sgombero di hotspot e centri di accoglienza per migranti per motivi sanitari. Accolta dunque la richiesta presentata dal Viminale. Il tribunale amministrativo si riunirà in camera di consiglio il 17 settembre per discutere nel merito.
“Quella adottata dal magistrato del Tar di Palermo è una decisione cautelare che non condividiamo e che è stata assunta senza neppure ascoltare la Regione, come può essere concesso a richiesta della parte e come noi abbiamo formalmente chiesto, non avendo potuto depositare le nostre difese”. Così il governatore Musumeci commenta, su Facebook, la sospensiva del Tar. E sottolinea che “se in pochi giorni sono stati trasferiti oltre 800 migranti, è la dimostrazione che serve denunciare il problema ad alta voce”.

“Anziché dedicarsi alle vuota e sterile propaganda, il governo regionale del nulla pensi alle cose utili per la Sicilia, come le risorse che ancora non arrivano della Finanziaria di cartone, costruita, come abbiamo a più riprese denunciato, con i soldi del Monopoli, a dispetto delle concrete aspettative e dei bisogni dei siciliani” – tuonano i deputati del M5S all’Ars -.

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“Che l’ordinanza di Musumeci – dice il capogruppo Giorgio Pasqua – fosse solo un’arma di distrazione di massa era chiarissimo: era un provvedimento fatto solo per guadagnare qualche titolo e, soprattutto, per distogliere l’attenzione dei siciliani dai problemi economici, ingigantiti dall’ultima Finanziaria, della quale, a mesi di distanza, come era più che scontato, non si è visto un solo euro”.

“I provvedimenti inutili – continua Pasqua – evidentemente sono ormai il marchio di fabbrica di questo governo del nulla, che cerca, falsamente e contro ogni evidenza, di addebitare ai migranti l’aumento dei contagi per coprire le sue mille inadempienze e le lacune anche sul fronte anti-Covid”. “Per Musumeci e la sua maggioranza – conclude Pasqua – è evidente che l’importante non è risolvere i problemi, ma scaricarne ad altri le responsabilità. A loro e ai siciliani che aspettano gli aiuti ricordiamo  che i ritardi nell’erogazione dei fondi europei sono colpa esclusiva del governo regionale, Bruxelles in questo ambito non ha nessuna responsabilità”.

“La sospensione dell’Ordinanza del Presidente della Regione sulle misure di contrasto al Covid e i divieti imposti ai migranti – dichiara il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – è un’occasione perché si torni a sani e costruttivi momenti di dialogo e collaborazione fra le istituzioni che tutte possono e devono contribuire a garantire prima di tutto la salute e la sicurezza di tutti i cittadini . Si riallacci quindi un proficuo lavoro, senza proclami o provvedimenti di facile impatto mediatico che rischiano però di alimentare paure e intolleranza che certamente non contribuiscono a risolvere, ma anzi acuiscono i problemi”.

Esprimo la mia più convinta e sincera solidarietà nei confronti del Presidente Musumeci, nei confronti della Sicilia e dei siciliani – afferma il sindaco di Messina, Cateno De Luca –. Abbiamo perso un’altra grande occasione perché l’ordinanza che ha fatto il Presidente della Regione Siciliana è stata sospesa poco fa dal Tar di Palermo, a seguito dell’impugnativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Noi non siamo quelli che gioiscono di fronte a questi torti. È vero che sono stato lasciato solo il 5 aprile scorso, quando ho fatto la mia ordinanza per adottare il database ‘Si passa a condizione’. Sono stato lasciato solo quando il 23 marzo ho occupato lo Stretto di Messina. Sono stato lasciato solo quando il 18 luglio scorso ho emesso l’ordinanza per la chiusura dell’hotspot di Bisconte a Messina. Nessuna parola di solidarietà è stata espressa dal Presidente della Regione Siciliana. Ma io sono di un’altra pasta rispetto a lui, pertanto gli invio la mia piena solidarietà, anche se questa ordinanza non doveva essere fatta adesso, ma oltre due mesi, quando avevo chiesto a Musumeci di intervenire per evitare che la situazione degenerasse”. 

“Questa ordinanza – continua il Primo cittadino – fatta adesso è purtroppo apparsa a tutti come un manifesto, probabilmente richiesta non solo dal cerchio magico del Presidente Musumeci – che continua a fargli commettere errori – ma anche da qualche leader di partito, che in questo momento sta cavalcando l’onda per le elezioni che a breve coinvolgeranno le altre regioni. Il Tar ha sottolineato un passaggio importante, ovvero l’elemento che io avevo sollevato come grave errore di tale ordinanza regionale: non aver preventivamente svolto un’istruttoria per creare gli effettivi presupposti che giustificassero l’emissione dell’ordinanza stessa”.

“Ora – conclude il Sindaco Peloritano – è il momento che il Presidente Musumeci metta da parte quelli che sono gli atteggiamenti e gli atti manifesto. È il momento di amministrare la Sicilia. Abbiamo tanti problemi: quello dei migranti è uno dei tanti, di lieve entità rispetto al degrado economico siciliano, rispetto ai fondi europei bloccati, rispetto a un piano dei rifiuti che non esiste e sta mettendo in difficoltà tutti i sindaci. Presidente Musumeci, approfitti di questa occasione per aprire al territorio e ascoltare anche i sindaci che vivono sul territorio medesimo. Le dico pubblicamente che io da sindaco sono al suo fianco, però deve scendere dal piedistallo in cui si è arroccato e amministrare insieme a noi la Sicilia. È stato eletto per questo”.

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