Musumeci: “Noi ci stiamo occupando di emergenza sanitaria, non di migranti”. Bartolo: “L’Isola fanalino di coda del Paese per numero di tamponi effettuati”
“Invece di rispondere con atti concreti sull’emergenza immigrazione, il governo centrale trova la soluzione: creiamo campi di concentramento, che chiamano tendopoli in un deposito militare a Vizzini, abbandonato da anni. Ci troviamo con tende che ci ricordano luoghi e scene da dimenticare assolutamente”. “I numeri sugli sbarchi in Sicilia sono impressionanti: solo a luglio sono arrivati 7.067 migranti; a metà agosto, oltre 3 mila arrivi. Lo scorso anno nell’intero mese di agosto i migranti sono stati in totale 1.268; a luglio, 1.088”. Così il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, in conferenza stampa a Catania.
“Sono soggetto attuatore per l’emergenza Covid-19: ho il diritto e dovere di agire per ciò che avviene dentro e fuori gli hotspot? A meno che non siano zona franca, come le ambasciate. Noi ci stiamo occupando di emergenza sanitaria, non di migranti. Non ci interessa chi c’è li dentro, ma le condizioni in cui stanno queste persone. Se la competenza sanitaria è dello Stato, allora lo Stato è fuorilegge”.
“C’è chi parla di codicilli, di ordinanza legittima o nulla. Intanto, la notte scorsa si sono confermati 58 positivi a Lampedusa – scrive, su Facebook, il presidente della Regione Siciliana – . E altri tamponi arriveranno in giornata per l’esito, al secondo controllo che ho disposto. Ulteriore dimostrazione che la mia ordinanza interviene su materia sanitaria e non sulla politica migratoria. Dal Viminale attendiamo risposte, non altro”.