Sabrina Figuccia: “Il tramonto politico di Orlando è ormai certificato”
“Tanto fumo e poco, pochissimo arrosto. O, scomodando Shakespeare, tanto rumore per nulla. Insomma, sono davvero tanti i titoli di coda che si possono dare a questo finale della sindacatura orlandiana, ma il sigillo arrivato dal Sole 24 Ore, con l’ultimo posto tra i sindaci italiani, forse non se aspettava nemmeno lui. Ma noi si, anzi è giunto con anni di ritardo: d’altronde, glielo consigliamo da tempo, Orlando si renda conto che il suo tempo è finito e si metta da parte”.
Lo afferma Sabrina Figuccia, consigliere comunale dell’Udc di Palermo, che prosegue: “Il vero problema, adesso, sarà quello di creare un futuro ad una città stanca, sfinita, senza alcun collante se non quello della rabbia, con i soliti problemi (rifiuti, trasporti, cimiteri, ecc) che si ingrandiscono e si appesantiscono sempre di più.
Ormai Orlando è come la Croce Rossa, sparargli (metaforicamente, intendiamoci) addosso è fin troppo facile e quasi grottesco. Ma quello che fa più pena è la sua sempre più ristretta “corte dei miracoli” (gente che si ritrova per miracolo in posti di comando) che non si arrende neanche di fronte all’evidenza e che tira fuori fantomatici e risibili complotti contro il sindaco. Forse il caldo o il proprio ego hanno dato alla testa, un bel bagno fresco (e pure d’umiltà) non sarebbe male”.