La Lega entra nel governo Musumeci con il giornalista Samonà ai Beni culturali
Alberto Samonà, giornalista, 48 anni, è il nuovo assessore regionale ai Beni Culturali e della Identità siciliana in quota Lega. La nomina è stata conferita dal presidente della Regione siciliana Nello Musumeci dopo una serie di consultazioni. Samonà, intellettuale e scrittore, appassionato di filosofia orientale, è componente del Cda della Fondazione Piccolo di Calanovella e direttore del sito giornalistico “Il Sicilia.it”. La delega di assessore regionale ai Beni culturali e della Identità siciliana apparteneva al compianto Sebastiano Tusa, l’archeologo siciliano scomparso un anno fa nell’incidente aereo di Addis Abeba in Etiopia.
Samonà è responsabile del Dipartimento Cultura della per la Sicilia occidentale, con un passato giovanile nella destra palermitana e una breve parentesi nel Movimento 5 stelle conclusa nel gennaio 2018 quando alle “parlamentarie” per il Senato, circoscrizione Sicilia, superando la selezione on line, è stato successivamente escluso dalla lista senza un motivo dichiarato. Decisione contro la quale Samonà ha presentato anche una querela.
“Dopo l’irripetibile stagione dei tecnici – dice il governatore Musumeci – Alberto Samona è la giusta sintesi della militanza politica e della competenza professionale. Lo conosco da anni e sono certo che saprà svolgere con passione il ruolo che, di intesa con il suo partito, ho voluto affidargli”.
Samonà ha avuto la meglio su Matteo Francilia e Fabio Cantarella. Il giovane sindaco di Furci Siculo, prima scelta del segretario regionale Stefano Candiani, è stato penalizzato poiché non godeva del gradimento del gruppo parlamentare dell’Ars, ma soprattutto perché alle Regionali 2107 con Alleanza popolare ha dato il proprio sostegno a Fabrizio Micari, sfidante di Musumeci.
Fabio Cantarella è stato penalizzato da alcuni veti incrociati ma soprattutto per motivi geopolitici poiché sarebbe stato il sesto assessore catanese in giunta. Comunque, in prospettiva sarebbe compensato con un seggio alle Politiche alla prossima tornata utile.
“Il Direttore Samonà è un nome che rassicura anche i più accaniti dubbiosi sulle intenzioni della Lega in Sicilia. Grande giornalista e uomo di cultura che abbiamo avuto modo di apprezzare nel suo impegno nella gestione culturale della Fondazione di Villa Piccolo e come capo di dipartimento cultura della Lega in Sicilia. Alberto Samonà si è contraddistinto per il suo impegno nella promozione del territorio e della cultura siciliana e il suo curriculum è già una garanzia per tutti i siciliani e per il nostro patrimonio storico e culturale. A lui, a nome di tutto il gruppo della deputazione regionale della Lega, va il nostro augurio di buon lavoro” – dichiarano i deputati regionali della Lega Sicilia per Salvini Premier, Antonio Catalfamo, Marianna Caronia e Orazio Ragusa.
“Voglio augurare buon lavoro al neo designato Assessore. Alberto Samonà, quarantenne palermitano di spessore culturale, scrittore e giornalista direttore, nonché espressione di una storica famiglia di architetti e intellettuali. Sono certa che con la sua sensibilità e cultura, saprà dare una nuova visione ad un mondo che ha sempre più bisogno di essere smart, di avere una prospettiva moderna nella fruizione, soprattutto oggi. Buon lavoro” – afferma Giusi Savarino Presidente IV Commissione legislativa Ars.
“Con la nomina di Alberto Samonà alla guida dell’Assessorato ai beni culturali e all’identità siciliana, sono certo si placheranno le polemiche di questi giorni. È stato individuato un siciliano doc, un professionista, un giornalista dall’alto profilo etico che saprà certamente dare un contributo importante al rilancio e allo sviluppo del settore nella nostra Regione. Auguri all’amico Alberto perché possa svolgere con serenità e successi il mandato in quello che è indubbiamente un versante importantissimo per il rilancio della Sicilia e della sicilianità”.
Così Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia.
Così Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia.
“È triste che Musumeci abbia preferito ascoltare Salvini piuttosto che i siciliani, che si sono mobilitati contro la sua decisione di affidare l’Assessorato ai Beni Culturali ad un leghista” – afferma Giuseppe Lupo, capogruppo Pd all’Ars.
“Musumeci sta ormai riempiendo il suo governo di uomini la cui storia politica di destra e post-fascista è il principale elemento distintivo del proprio curriculum” – dichiara Antonello Cracolici, parlamentare regionale del Pd -. “L’illusione che con Musumeci si potesse costruire un fronte largo di centrodestra è ormai tramontata. La Lega dell’ultrà Salvini – aggiunge Cracolici – sceglie in Sicilia un uomo di destra, anche se proveniente da un percorso ‘vivace’ dal momento che Samonà era arrivato ad aspirare una candidatura con i 5 Stelle alle ultime elezioni politiche. Ma dopo il suo passaggio alla Lega, viene premiato con la poltrona di assessore in quota Salvini”. “Insomma – conclude Cracolici – siamo di fronte ad una evidente marginalizzazione di uomini e donne che hanno alle spalle una storia moderata, e che ormai non contano praticamente nulla nel governo Musumeci”.
“Con Alberto Samonà a cui mi lega una lunghissima amicizia personale, il governo regionale acquisisce un valore aggiunto in termini di competenza e passione nel delicato settore dei Beni Culturali. Le sue capacità di servizio e attaccamento ai valori istituzionali mi sono ben noti e sono certo che saprà essere un ottimo assessore regionale, attento a valorizzare il patrimonio artistico e culturale della Sicilia e di Catania, in sinergia al lavoro dell’Amministrazione e in particolare dell’assessore comunale Barbara Mirabella” – dichiara il sindaco di Catania Salvo Pogliese -.