Uno studio, per italiani in lockdown aumento di peso e ansia

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ROMA (ITALPRESS) – La quarantena ha costretto molti italiani a stare chiusi in casa e a reinventare il proprio stile di vita. Il 48% combatte lo stress con il cibo ed e’ aumentato di peso e solo il 3% ha smesso di fumare.
“Le scelte alimentari che abbiamo fatto durante questo periodo ci fanno capire che abbiamo seguito di piu’ i dettami della dieta mediterranea che ci aiuta a preservare e prevenire le malattie cronico-degenerative. Questo si e’ verificato soprattutto in una fascia d’eta’ che va tra i 18 e i 30 anni”, ha spiegato all’Italpress Laura Di Renzo, docente di Nutrizione clinica e molecolare dell’Universita’ di Roma Tor Vergata che, assieme al direttore del dipartimento di Biomedicina e Prevenzione, Antonino De Lorenzo, ha svolto lo studio “Eating habits and lifestyle changes in Covid-19 lockdown”.
La ricerca, condotta su 3.500 persone, ha indagato i cambiamenti dello stile di vita degli italiani in merito al rapporto con l’alimentazione, il sonno, il sesso, il movimento e gli stati emotivi.
Il 43% degli intervistati ha messo ‘le mani in pasta’. Il 43,7% si e’ reinventato pasticcere preparando dolci in casa, mentre il 33,6% ha preparato la pizza.
Il 26% ha poi preferito acquistare prodotti di stagione nei mercati rionali o a prodotti di agricoltura biologica o ai gruppi di acquisto solidale. Nello stesso tempo, lo stare chiusi in casa ha portato il 44% degli intervistati a un appetito superiore alla media e uno su due e’ aumentato di peso.
“Questo aumento di peso e’ un campanello d’allarme perche’ all’aumentare del tessuto adiposo aumenta il rilascio di proteine dell’infiammazione e questo concorre ad aumentare quella tempesta citochinica che avviene in caso di infezione virale, come abbiamo osservato nel caso del Covid-19”, spiega Laura Di Renzo.
Ma c’e’ chi ha continuato a tenersi in forma allenandosi a casa, tanto che la percentuale di chi fa attivita’ fisica 5 volte a settimana e’ aumentata dal 6 al 16%, mentre chi non si allenava prima del lockdown (38%), non ha iniziato ora.
“Soprattutto loro – osserva Di Renzo – vanno invitati a fare almeno una passeggiata che oltre ad aiutarci a spendere energia, consente la sintesi della Vitamina D che preserva la nostra massa ossea ed e’ un immunostimolante, quindi ci aiuta a difenderci dagli insulti di patogeni”.
In un periodo di grande difficolta’, sono anche molti gli italiani che si sono ritrovati a fare i conti con stati emotivi contrastanti, tra cui ansia e preoccupazione. Il 53% si dichiara preoccupato per il lavoro e l’economia e il 41% per la salute, mentre il 54% non ha paura di ammalarsi. Resta comunque il 70% che soffre di una forma piu’ o meno grave di inquietudine.
“C’e’ una stretta relazione nell’asse intestino-cervello – continua Laura Di Renzo -. Riuscire a mantenere il giusto equilibrio delle specie microbiche del nostro intestino ci garantisce una riduzione dello stato d’ansia, una minore infiammazione e quindi un’attivazione immunitaria con una migliore risposta all’insulto di patogeni, in questo caso di virus. Quindi dobbiamo consumare latte e cibi fermentati, yogurt ed eventualmente una giusta quantita’ di integratori probiotici”.
(ITALPRESS).
sfe/fsc/abr/red
08-Mag-20 17:07

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