Scuola Pertini vandalizzata, Orlando visita la scuola: iniziati i lavori da parte del Coime

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Leoluca Orlando

Questa mattina il sindaco Leoluca Orlando ha fatto visita alla scuola “Pertini” di via Pecori Giraldi, oggetto ieri di alcuni furti e danneggiamenti. Orlando ha incontrato insieme con il Questore, la Dirigente del plesso dello Sperone, Antonella Di Bartolo.

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“Nè una ragazzata, né un atto di vandalismo, ma un’azione studiata e preparata con cura da qualcuno intenzionato a fare il massimo danno possibile alla scuola e a trarne il massimo profitto – ha detto Leoluca Orlando – Anche per questo, per manifestare la mia vicinanza alla scuola, ai suoi dirigenti e ai ragazzi e le famiglie del quartiere, ho voluto essere presente mentre gli operai del Coime hanno iniziato i lavori di riparazione più urgenti. Nessuno può pensare che questa scuola tornerà ad essere ciò che era 8 anni fa, quando per colpa dell’abbandono qualcuno proponeva di abbatterla! La scuola è per lo Sperone un presidio di socialità, cultura e cittadinanza attiva, uno dei luoghi vivi e vitali che in questi anni è stata motore di un profondo cambiamento che ha coinvolto i ragazzi, le famiglie e le istituzioni. Anche per questo, la presenza del Questore oggi nella scuola è un importante segnale di vicinanza e condivisione, che va certamente oltre i ruolo di Pubblica sicurezza ma conferma un legame forte fra legalità, cultura e sviluppo”.

Così come disposto dallo stesso sindaco Orlando, questa mattina alla “Pertini” si sono recati una decina di maestranze del Coime. Questi, insieme a dei fabbri hanno iniziato i lavori di priorità, ovvero, la riparazione delle porte blindate, delle finestre e delle serrande. Con l’ausilio di muratori, i lavori hanno interessato anche il rifacimento delle opere murarie.

Nel frattempo la SISPI si è attivata per l’assemblaggio di alcune postazione informatiche che saranno installate una volta ripristinate le dotazioni di sicurezza della scuola per supportarne ogni attività.

“Siamo vicini alla preside e a tutta la comunità scolastica dell’Istituto Pertini del quartiere Sperone a Palermo, oggetto di atti vandalici e furti, sono atti inaccettabili che gravano pesantemente sul nostro sistema scolastico privandolo di strumenti indispensabili, che ci auguriamo possano essere tutti ripristinati”. Cosi Vito Cassata segretario generale Cisl Scuola Palermo Trapani interviene sul caso della scuola Pertini di Palermo. “La Cisl Scuola è vicina alla comunità scolastica della Sandro Pertini dello Sperone zona di frontiera, in momento sociale così incerto, bisogna fare luce su questo increscioso episodio . La Scuola è il fulcro della società. Questo gesto deprecabile non è rassicurante ed è per questo che  la Cisl Scuola chiede con forza che venga fatta luce su questa vicenda . Noi saremo sempre al fianco delle istituzioni scolastiche e dei cittadini” afferma Cassata. All’istituto va anche la solidarietà della Cisl Palermo Trapani. “Ogni volta che i vandali prendono di mira un istituto –afferma Leonardo La Piana segretario generale  -, colpiscono il cuore del nostro sistema educativo e del futuro dei nostri figli. Le scuole di periferia sono ancor più presidio di democrazia e legalità, e per questo bene di tutti da tutelare e proteggere. Temiamo che in questo momento di emergenza sanitaria e quindi di chiusura degli istituti, le nostre scuole siano più vulnerabili, serve maggiore sorveglianza”.

“La violenza contro l’Istituto comprensivo “Sperone-Pertini” – dichiarano Valentina Chinnici, Paolo Caracausi, Massimiliano Giaconia, Claudia Rini, Toni Sala, del Gruppo consiliare “Avanti Insieme”. – ci conferma che la Scuola, quando realizza appieno il suo compito di costituire un presidio di educazione alla cittadinanza e alla legalità, può fare molta paura. Siamo vicini alla Dirigente Antonella Di Bartolo e a tutta la comunità scolastica dello Sperone-Pertini, che costituisce uno dei riferimenti più importanti per il territorio e per la nostra città tutta. Saremo al loro fianco in ogni modo, sapendo che la loro energia sarà moltiplicata per ricostruire con più determinazione e ricominciare con più entusiasmo di prima, nella certezza che davvero, come scriveva Don Milani, “il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne da soli è l’avarizia, sortirne tutti insieme è la politica”. 

“La riprovevole aggressione a un simbolo istituzionale di democrazia, legalità e cultura, qual è la scuola, rappresenta oggi una grave ferita materiale e morale. Tuttavia siamo convinti che anche stavolta vincerà quella parte ampia, sana e civile della comunità, fatta di studenti, giovani, famiglie e lavoratori che rifiutano il crimine e costruiscono ogni giorno un futuro diverso per Brancaccio e per Palermo” – dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle –  nel condannare il danneggiamento subito dalla scuola ‘Pertini’ di Palermo.

“Il furto delle attrezzature informatiche e il danneggiamento dei locali dell’istituto Sperone Pertini di Palermo sono un fatto gravissimo. Esprimiamo pertanto la nostra solidarietà alla dirigente scolastica, Antonella Di Bartolo, a tutto il personale e agli studenti. Come Flc Sicilia e Palermo stiamo già provvedendo all’acquisto di due computer da donare alla scuola”. Lo dichiarano in una nota congiunta il segretario della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, il segretario nazionale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli e il segretario della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza.

“È evidente – aggiungono – che la scuola, soprattutto nei quartieri difficili, viene vista come un’insidia dall’ecosistema criminale, perché oltre ad istruire semina legalità e senso civico. Una missione che non potrà essere intimorita in alcun modo”. “Non bisogna consentire alla mafia e alla criminalità – continuano Mannino, Sinopoli e Rizza – di rimpossessarsi del territorio. Il raid alla Pertini ha tutta l’aria di un’azione su questa linea, se la criminalità torna prepotentemente a segnalare la sua presenza la risposta dello Stato deve essere forte”. “È necessario – concludono – sostenere le istituzioni scolastiche che operano in contesti a rischio con risorse di organico e strutturali, perché possano continuare a educare al rispetto per la legalità e alla cittadinanza attiva e responsabile

 

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