Fase 2, a Bagheria le opposizioni minacciano l’assenteismo: “Il Sindaco pensa di essere un monarca, nessun rispetto per noi”

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Il sindaco di Bagheria Filippo Tripoli

Con una lettera inviata alle Istituzioni locali e agli organi di stampa, le Opposizioni in seno al Consiglio comunale di Bagheria lanciano un chiaro allarme alla cittadinanza: “niente è deciso il Consiglio, la democrazia è un’altra cosa”.

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“Con dispiacere annunciamo che domani diserteremo la seduta del consiglio comunale in segno di protesta quale legittimo strumento di lotta politico- amministrativa a fronte dei noti e non piu tollerabili atteggiamenti irrispettosi, antidemocratici e di costante esercizio del potere e della sopraffazione numerica, senza mai dare la minima possibilità di confronto e di apertura alle forze di opposizione da parte del Sindaco, della Giunta e delle forze di maggioranza. Il tutto salvo ed impregiudicato ogni diritto di impugnativa in relazione alle delibere che dovessero essere assunte per le ragioni sopra esplicitate. Lanciamo quindi un segnale forte nei confronti della cittadinanza, di fronte ad una politica verticistica dove viene deciso tutto dal Sindaco e poco e niente in Consiglio, perché la democrazia è prima di tutto rispetto e condivisione, quel rispetto e quella condivisione che a Bagheria è venuta a mancare anche in questi mesi di emergenza sociale e sanitaria. Pensavamo infatti di poter affrontare argomenti legati all’emergenza che stanno a cuore della città e per i quali noi,  gruppi di minoranza, abbiamo presentato diverse mozioni con l’intento di aiutare famiglie, commercianti, artigiani ecc. Pensavamo di essere chiamati dal Sindaco al tavolo della concertazione che avevamo chiesto, con senso di responsabilità istituzionale e di servizio, nei confronti della città e dei Bagheresi”. Lo affermano i consiglieri di minoranza Antonino La Corte, Francesco Gurrado (Gruppo Forza Italia), Giacinto Di Stefano, Paolo Amoroso, Domenico Prestigiacomo (Gruppo L’Aquilone), Vincenzo Bellante, Giusy Chiello, (Gruppo M5S), Anna Zizzo e Michele Rizzo (Misto).

“Hanno pensato – continuano i consiglieri – di sfruttare l’ombrello del Covid-19 e la situazione di emergenza che stiamo vivendo, per proporre di deliberare su argomenti molto delicati e attenzionati che riguardano gli strumenti urbanistici della nostra Città (P.R.G., Varianti, Piani di Perequazione, ecc), argomenti scottanti che da tempo giacciono nei cassetti degli uffici comunali che improvvisamente diventano urgenti e improcrastinabili, al punto di proporne la deliberazione in un consiglio comunale in video conferenza, una modalità di svolgimento nuova, arrabattata all’ultimo momento e priva della benché minima garanzia di legalità e riservatezza dei dati, nonché colpevolmente inesplorata e non collaudata, magari attraverso le Commissioni Consiliari, anch’esse inspiegabilmente ferme dai primi giorni di Marzo per volontà della stessa maggioranza e in primis dal Presidente del Consiglio Comunale. Tutto questo lo si fa quindi attraverso una prassi ormai consolidata quella cioè di convocare il Consiglio Comunale senza mettere nelle condizioni le Commissioni di esaminare per tempo gli atti e nello specifico privandole addirittura di poterli studiare”.

“Fanno riflettere le dimissioni del Presidente della III° Commissione Consiliare – recita la lettera –  comunicate appena pochi giorni prima che il Presidente del Consiglio Comunale (Michele Sciortino) desse l’accelerata a questo Consiglio comunale i cui argomenti per la maggiore sono da ricondurre all’attività della stessa commissione. Ci piacerebbe pensare che vi sia stata una presa di coscienza da parte dell’ex Presidente Andrea Sciortino nel verificare la ricorrente circostanza di impedire che i consiglieri abbiano cognizione degli atti da esaminare, strozzandone i tempi necessari allo studio e al controllo, se non addirittura privandoli di tale prerogativa”.

“Il Presidente del Consiglio comunale – concludono gli Esponenti di opposizione – dimentica che l’istituzione che rappresenta è l’argine all’arbitrio, alla prepotenza dei più forti sui più deboli, essa è frutto di centinaia di anni di storia, di sacrifici di uomini e donne, costruita per garantire il vivere civile, se pensa che sia solo un privilegio al proprio agire o all’agire del Sindaco che sostiene, ne disconosce il valore e mortifica se stesso, i consiglieri comunali e i Bagheresi tutti che rappresentiamo e noi per questo ci vergogniamo al suo posto. Al Sindaco che al suo insediamento aveva dichiarato di voler dialogare con tutto il consiglio, tranne poi smentirsi nella pratica, facciamo notare che sta continuando a mortificare il ruolo dei consiglieri, di minoranza o maggioranza che siano, tutto ciò è offensivo in quanto si è voluto disconoscere, in un momento che doveva essere di condivisione e di unione, il ruolo del consiglio comunale che ha sempre collaborato aldilà dei colori politici”.

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