Centro direzionale. Caronia (Lega): “Non discuterne in segreto. Coinvolgere Consiglio comunale senza comportamenti arroganti”
“La richiesta del Governo regionale di avere un parere dell’Assemblea Regionale Siciliana sul progetto di un Centro direzionale nella zona nord di Palermo è un atto arrogante e dannoso per la città”.
Lo denuncia Marianna Caronia, deputata regionale e consigliera comunale della Lega, che chiarisce di non essere “contraria per principio all’idea di un Centro Direzionale, ma certamente contraria a questo modo di portare avanti un’opera che non è certamente “normale” in termini di impatto sulla città, sul suo assetto urbanistico, sulla vivibilità e viabilità”.
“Un’opera di importanza così strategica per la città non può essere discussa al chiuso di qualche stanza, non può essere programmata come se fosse un “normale” intervento edilizio. Questo è ancor di più inaccettabile proprio nel momento in cui a Palermo è in corso il lavoro per la programmazione urbanistica generale. Un’opera che avrà un impatto enorme come questa non può essere discussa al di fuori della pianificazione complessiva della città”.
Per Caronia “è incomprensibile, lo era prima e lo è ancor di più adesso mentre tutta la Sicilia sta vivendo ben altre emergenze, perché il Governo regionale abbia tanta fretta, così come non capiamo perché ci si ostini, con la complicità della Giunta comunale, a tenere il dibattito lontano dal Consiglio comunale, unico luogo deputato a discutere di un intervento di questo tipo”.
“Un’opera faraonica come quella del Centro Direzionale Regionale che avrà un impatto enorme – dichiara il Capogruppo del Movimento 5 Stelle al Comune di Palermo, Antonino Randazzo – non può essere discussa di corsa e al di fuori della pianificazione della città e dal consiglio comunale. Abbiamo sempre avuto perplessità sull’opera e riteniamo che il Consiglio Comunale di Palermo deve poter svolgere in pieno il proprio ruolo di programmazione, soprattutto per un intervento di questo impatto e che si presenta difforme dal PRG”.