Giuseppe Conte, un premier sull’orlo di una vera crisi di nervi
Un presidente del Consiglio sull’orlo di una crisi di nervi che scade nella cialtroneria e nella menzogna a reti unificate.
Conte dopo un pomeriggio trascorso a subire le minacce di sfiducia dei 5 stelle nel caso in cui egli avesse avallato l’operato del ministro dell’economia Gualtieri messosi prono davanti alla Merkel e all’Olanda, accettando il MES, usa la conferenza stampa, attesa per 8 ore dagli italiani con ansia, per non dire nulla sugli interventi economici agli italiani e attaccare invece i leader dell’opposizione per sviare l’attenzione sul fallimento del governo italiano alla riunione dell’eurogruppo per il cedimento all’utilizzo del MES.
Conte scade persino nel ridicolo, affermando in diretta televisiva che il MES veniva approvato in Italia nel 2012 quando governava il centro destra, quando è noto che nel 2012 governava Mario Monti e la Lega aveva votato all’unanimità contro il MES! Un premier che non conosce la storia politica italiana o che cede alla menzogna nel tentativo di accattivarsi la simpatia dei poveri italiani che invece attendevano di sapere quando sarebbero stati loro erogati i soldi per mantenere i propri figli e mandare avanti le loro aziende i loro negozi’ in entrambi i casi uno spettacolo indecoroso di un premier inadeguato. Conte si è guardato bene dal dire che non firmerà il MES, preferendo con un gioco di parole dire che “non lo ha firmato” e che lo ritiene inadeguato, insistendo nel propinare agli italiani la soluzione gli Eurobond che invece è stata bocciata e seppellita dall’eurogruppo ieri pomeriggio.
Ma il re e’ nudo e il Consiglio d’Europa sarà il momento in cui getterà definitivamente la maschera sul MES, mentre gli italiani sono alla canna del gas!
P.S.: per coloro i quali hanno abboccato alla panzana detta da Conte, si evidenzia che il governo Monti è stato il sessantunesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il secondo e ultimo della XVI legislatura. Il governo rimase in carica dal 16 novembre 2011 al 28 aprile 2013, per un totale di 529 giorni, ovvero 1 anno, 5 mesi e 12 giorni (Cit. Wikipedia).
Avv. Stefano Santoro