Anniversario della morte di Salvatore Natoli: il ricordo di Scianò (AFA)
“Il Direttivo del Centro Studi “Andrea Finocchiaro Aprile” con il presidente Giuseppe Scianò, ricorda con una nota, che il giorno 8 Aprile 2015 moriva a Gioiosa Marea l’intellettuale ed uomo politico Salvatore Natoli, “storico leader dei Repubblicani Siciliani, che aveva perorato, sin dalla gioventù, la difesa dei diritti fondamentali del Popolo Siciliano (compreso il Diritto all’Autodeterminazione) in chiave democratica e progressista. E’, questa, l’ennesima dimostrazione del fatto che in Sicilia l’Indipendentismo Siciliano era stato il “vero” avversario del Fascismo. L’unico realmente temuto da Mussolini”.
“Ciò, anche quando Natoli sarebbe diventato un esponente prestigioso del Partito Repubblicano Italiano (PRI). In questa veste il Natoli aveva ricoperto incarichi Istituzionali di grande importanza. Era stato, infatti più volte Assessore Regionale al Turismo. Aveva fatto notizia da gossip in quanto era successo che per una sola notte fosse stato eletto Presidente delle Regione Siciliana. Carica, questa, alla quale Natoli decise di rinunziare quasi immediatamente. Va puntualizzato che nello stesso svolgimento di incarichi Istituzionali Natoli non rinnegò mai gli ideali Sicilianisti. Nel suo passato anche lontano si riscontravano spesso varie iniziative, figlie di una forte Cultura Sicilianista”.
“Va anche ricordato – aggiunge Scianò – che sono state numerose le iniziative antifasciste dei giovani Indipendentisti. Sì, perché in Sicilia, l’Indipendentismo Siciliano fu, il vero avversario del Fascismo, anche durante il periodo Fascista. E’ un particolare, questo, molto importante, che viene spesso ignorato persino da quei settori della “Cultura Ufficiale” che si professano antifascisti. “Vocazione” antifasciste sviluppatesi però soprattutto “dopo” la “caduta” del Fascismo.”
“Parleremo, in altre occasioni e più a lungo, di Salvatore Natoli. Di lui ricordiamo, in questa circostanza ed in particolare, che ogni anno (anche quando le condizioni di salute glielo sconsigliassero) era sempre presente presso il Cippo dedicato ai Caduti dell’EVIS, in contrada “Murazzu Ruttu” di Randazzo, per commemorare l’eccidio nel quale il 17 Giugno del 1945 erano stati uccisi Antonio Canepa, Carmelo Rosano e Giuseppe Lo Giudice“.
“Ci sia consentito a tal proposito di puntualizzare, a scanso di equivoci (e per non avallare con il silenzio le tante manipolazioni della verità storica), che l’Indipendentismo Siciliano, quello, del secolo scorso, non era stato mai reazionario o conservatore. Fu anzi l’unico, vero, movimento coraggiosamente Antifascista, persino durante il Fascismo. Un movimento che, proprio perché rappresentava i diritti e gli interessi della “Nazione Siciliana”, fece letteralmente preoccupare i gerarchi fascisti e lo stesso Mussolini, nonostante che fosse vigente e funzionante un regime poliziesco, corredato di “servizi segreti” efficientissimi, che controllavano tutto e tutti. Non a caso furono quindi emanate disposizioni – conclude Scianò – , quasi razziste ed azioni di controllo dei Servizi Segreti su tutto ciò che faceva Andrea Finocchiaro Aprile anche nella vita privata”.