Il nuovo Vespro siciliano, Ciro Lomonte: “Carta moneta Sicilia per rilanciare l’economia dell’Isola”
Nel pomeriggio di ieri, 29 marzo, avrebbe dovuto svolgersi una marcia, organizzata dal Comitato del Vespro per commemorare lo scoppio del Vespro Siciliano nel 1282. Oggi invece era previsto a Palazzo dei Normanni un denso convegno organizzato dal Centro Studi Dialogo e dal Comitato del Vespro, con rappresentanti di altre Nazioni senza Stato: Catalogna, Corsica e Sardegna. Tutto annullato per prudenza, per frenare il dilagare del contagio di coronavirus.
Ma il nuovo Vespro Siciliano lo possiamo scatenare da casa. Il malcontento cresce giustamente, di giorno in giorno, in tutte le aziende e in tutte le abitazioni. Facciamo sentire forte e chiaro il nostro desiderio di riprenderci in mano il nostro destino, adesso che siamo in piena, gravissima, emergenza economica. Alcuni agitatori invitano a saccheggiare i supermercati. Sono appelli ad un tipo di rivolta da condannare senza se e senza ma. Tuttavia la tragica realtà è che ci sono moltissime famiglie siciliane che fra poco non avranno più risorse economiche.
In fondo viviamo ore provvidenziali, in cui stanno cascando le maschere dei nemici dei siciliani (quelli di Bruxelles e quelli di Roma) e dei traditori che vengono dalla Sicilia stessa. Lasciamo perdere il sindaco di Palermo, di cui in queste ore si rivela ancora più chiaro il cinismo con cui per decenni ha lavorato alla distruzione economica della capitale. Pensiamo al ministro per il Sud, della provincia di Caltanissetta, che vuole stornare i fondi per il Mezzogiorno alle regioni del nord. Lo stesso dicasi per i 4 miliardi destinati dall’Unione Europea alla Sicilia. Pensiamo al sottosegretario all’Economia, della provincia di Messina, che ostacola il progetto della Carta Moneta Sicilia.
È questa una proposta studiata dal prof. Massimo Costa con Biagio Bossone, per mettere in circuito 12 miliardi di euro per famiglie e imprese, applicando l’art. 41 dello Statuto Siciliano. Il Movimento Siciliani Liberi ha inviato la dettagliata proposta al Presidente della Regione Siciliana, al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana ed ai capigruppo del Parlamento Siciliano. Nessuno ha ancora risposto.
Chiediamo al Presidente della Regione Siciliana di muoversi in fretta. Non si limiti ad elemosine (100 milioni per le famiglie disagiate), briciole, peraltro sottratte ad altri capitoli di spesa importanti. La smetta di lamentarsi e pietire miseria con chi non ci ha mai rispettato. È ora di tirar fuori il carattere.
I nostri carnefici vogliono il genocidio dei Siciliani, pensano di essere vicini alla soluzione finale. Non è così, anche se è vero che, se non ci ribelliamo, all’uscita dalla crisi potremmo ritrovarci dimezzati, rimanere in meno di 2 milioni e mezzo nell’Isola.
È importante urlare, adesso. Gridiamo a gran voce al Presidente della Regione di darsi da fare: la Carta Moneta Sicilia è una soluzione concreta, da attuare immediatamente. Chiunque abbia gli strumenti per farlo, chieda insieme a noi ai rappresentanti delle istituzioni di muoversi rapidamente. Facciamo circolare all’impazzata articoli, schede, video, sul progetto della Carta Moneta Sicilia. Scendiamo nelle piazze virtuali, andiamo oltre i circuiti autoreferenziali del sicilianismo, superiamo i recinti dei pur affollati social network.
Bisogna entrare in tutte le case dei Siciliani, per salvare le famiglie e le imprese siciliane. Questo sarà il nuovo Vespro: una voce fragorosa di tutta la brava gente che si levi da ogni angolo dell’Isola!
Ciro Lomonte
Segretario politico Movimento Siciliani Liberi