Coronavirus. Crisi d’impresa, Sicindustria: “Rinviare l’entrata in vigore del nuovo Codice”
Rinviare l’entrata in vigore del nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza per evitare che troppe, se non tutte, le realtà produttive, alle prese con una crisi senza precedenti dal secondo dopoguerra, si ritrovino fuori mercato. È la richiesta di Sicindustria che sottolinea come “alla luce della gravissima situazione venutasi a determinare a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 e, attesi gli effetti deflagranti che inevitabilmente si propagheranno in capo a tutte le imprese produttive e di servizi, appare utile, oltre che ragionevole, inoltrare istanza per richiedere un rinvio dell’entrata in vigore del decreto legislativo del 12 gennaio 2019, nr. 14”. “La normativa in questione – spiega il reggente di Sicindustria Caltanissetta ed Enna, Gianfranco Caccamo – prevede, come è noto, che a partire dal 16 agosto 2020 entri in vigore il codice della crisi di impresa e dell’insolvenza, destinato a sostituire definitivamente la vecchia legge fallimentare contenuta nel regio decreto del 16 marzo 1942, nr. 267. Le novità normative che tale codice introduce, specie con riferimento agli indici di allerta che si basano su una serie di parametri attinenti alla produttività dell’impresa, rischierebbero di mettere fuori mercato troppe imprese, chiamate a sanare le flessioni del mercato di riferimento determinate dall’emergenza epidemiologica. L’auspicio è quello che il legislatore, consapevole dell’impossibilità di mettere in moto il nuovo codice, ne rinvii l’entrata in vigore, eventualmente approfittando di tale sospensione per apportare i correttivi già richiesti da diverse categorie produttive”.