Moceri: “In questo momento di crisi tutti coloro che rivestono una carica pubblica dovrebbero destinare una mensilità alle famiglie più in difficoltà”

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Linda Moceri

È un momento difficile, lo è per tutti, per tutte le persone, per tutte le categorie, lo è per chi ci governa ed è chiamato a prendere decisioni, lo è per chi quelle decisioni deve accettarle, mettere in pratica, in certi casi anche subirle.
Ma un mio pensiero oggi va alle famiglie palermitane (e siciliane), quelle che già in tempi di pace non arrivavano a fine mese, figuriamoci in tempi di guerra. Sì, perché siamo in guerra. E la guerra non fa sconti a nessuno, lascia sul campo solo morte e devastazione. La morte è quella che ogni giorno piangiamo dietro al freddo e tremendo bollettino della protezione civile (cui dico grazie di vero cuore); la devastazione è quella di tante famiglie costrette in casa a pane e acqua o poco ci vuole. Proprio come nelle guerre, le più tremende. Perciò il mio pensiero e quello di tutto il laboratorio politico #palermomeritadipiu va a loro. Sento e leggo di misure a favore di questa categoria, di lagnanze da parte di quest’altra categoria. Impiegati, imprenditori, partite iva, medici, insegnati, forze dell’ordine, ristoratori, operatori del turismo … tutti hanno il sacrosanto diritto di essere tutelati al meglio.
E le famiglie? Lo so che dietro ogni componente della società civile c’è, almeno nella maggior dei casi, una famiglia.
Ma io voglio dedicare un pensiero alle famiglie in quanto istituzione e soprattutto come tanti microcosmi che, oggi più che mai, obtorto collo si riscoprono piccoli meravigliosi mondi isolati e a se stanti. Il mio pensiero va alle famiglie.
Il mio pensiero di cittadina, la mia preghiera di cristiana, il mio invito da attivista.
L’invito a tutti i rappresentati di tutte le istruzioni cittadine e regionali a non lasciarle sole, a mettere in campo, ognuno per le proprie competenze, tutte le energie e le possibilità, affinché a quel triste bollettino di guerra non debba aggiungersi un macabro elenco di gente che non ce la fa. L’invito, perché no, a destinare una mensilità dei propri emolumenti a un fondo proprio in favore delle famiglie monoreddito. Pensate se tutti coloro che rivestono una carica pubblica (consiglieri, assessori, deputati, sindaci, componenti di Cda …) destinassero una mensilità alle nostre famiglie più in difficoltà: sarebbe più che una goccia in questo immenso oceano di disperazione e sarebbe comunque un bel segnale da parte della politica. Se questo mio invito venisse accolto, se la proposta di questo fondo venisse accolta e il fondo si costituisse per davvero (per esempio presso l’assessorato alle politiche sociali del Comune di Palermo) i primi ad aderirvi saremmo noi di #palermoneritadipiu, con i nostri rappresentanti dentro le istituzioni.
E lo faremmo in silenzio, senza fanfare e rulli di tamburo, lo faremmo perché anche noi sentiamo il dovere di fare qualcosa di concreto, senza speculazioni politiche, che ahimè continuano ad esserci da parte di chi non sa come fare per conquistarsi cinque minuti di visibilità. Questa è una tragedia che colpisce tutti, la politica adesso deve parlare poco e fare molto.
Noi ci siamo.

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                                                                                         Linda Moceri                                                                                                          

                                                                                       #palermoneritadipiu

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