Comune di Palermo, oltre 3000 i dipendenti che lavorano da casa. Da domani riunioni di Giunta e Commissioni consiliari in videoconferenza

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L’assessore all’Innovazione, Paolo Petralia Camassa, comunica che il numero dei lavoratori posti in condizione di lavoro agile, in situazione quindi di sicurezza presso le proprie abitazioni e in grado di espletare la loro funzione, è già andato oltre quota 3000.

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Venerdì 20 marzo ha avuto luogo una riunione in videoconferenza –  promossa dall’assessore all’Innovazione del comune di Palermo e che ha coinvolto gli assessori dello stesso ramo di altre città italiane, tra cui Torino, Ferrara, Pescara, Rovigo e Treviso – che ha offerto diversi spunti, dallo scambio di pratiche sulla digitalizzazione, la dematerializzazione delle procedure dei provvedimenti amministrativi e i sistemi di  videoconferenza.

Ieri, domenica 22 marzo, in un’altra videoconferenza – alla quale hanno partecipato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, l’assessore all’Innovazione Paolo Petralia Camassa, il Presidente ed il Direttore Generale di SISPI, Cesare Lapiana e Salvatore Morreale ed Exprivia, società di punta nel campo tecnologico-informatico, rappresentata dal suo vice Presidente, Dante Altomare – si è discusso del sistema dell’assistente virtuale implementato, che Palermo inaugurerà nei prossimi giorni: un sistema al servizio dei cittadini dotato di intelligenza artificiale, che sarà in grado di rispondere prontamente alle domande più comuni in questo momento di emergenza da coronavirus.

Infine, stamattina è stato deciso che – già a partire da quella prevista per domani – le riunioni di Giunta avverranno in videoconferenza e con il sistema della firma digitale. Lo stesso vale per le commissioni consiliari che potranno partire già da mercoledì.

Le modalità di riunione del Consiglio Comunale on line, saranno, invece, il tema di un incontro che l’assessore ha convocato per questo pomeriggio.

 “Oggi – dichiarano il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore Petralia Camassa – la sfida dell’innovazione deve essere raccolta da tutti, senza se e senza ma, per due ordini di motivi: il primo, perché le disposizioni nazionali incoraggiano le pubbliche amministrazioni ad affrontare l’emergenza COVID-19 tramite l’implementazione di sistemi di telelavoro, lavoro agile e videoconferenza; il secondo, perché oggi gli strumenti informatici ci danno l’opportunità di proteggerci dal rischio sanitario e al contempo di continuare a lavorare sia sul piano politico che tecnico-amministrativo. Italia unita significa anche Unione tra le città e tra realtà aziendali, e gli incontri dei giorni scorsi hanno dato prova di grande solidarietà su temi del nostro tempo e cruciali in questa fase drammatica che tutti stiamo vivendo”.

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