Riforma del “Codice della crisi d’Impresa”, interviene Terrana (Udc): “Siamo profondamente sconcertati”

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“Siamo profondamente sconcertati – denuncia il Segretario Regionale Decio Terrana – Questo Governo continua a vessare le Piccole e Medie Imprese Italiane seguendo quella logica scellerata che vuole identificare nell’Imprenditore un “ladro” che vuole sempre frodare lo Stato ( qualcuno ci spieghi, allora, la bontà del Reddito di Cittadinanza elargito senza alcuna garanzia né obbligo per il beneficiario, creando un assistenzialismo fine a se stesso che non beneficia in nessun modo allo Stato; anzi sta creando un buco economico che si riverserà sulle spalle degli Italiani). Chiediamo subito di fermare questa pazzia e, per favore, adesso basta, mandiamo a casa questi incompetenti”.

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Terrana fa riferimento al Codice della Crisi d’Impresa, già ribattezzato “Codice per mettere in crisi l’Impresa”, fortemente voluto dall’attuale Ministro alla Giustizia Bonafede. Nella legge presentata si elimina la “responsabilità limitata” delle S.R.L. (quindi in caso di fallimento d’Impresa l’Imprenditore deve corrispondere col proprio patrimonio personale), si obbliga la nomina di un organismo di controllo, un revisore che scongiuri l’insorgere di possibili crisi d’impresa e che denunci allo stesso amministratore ogni irregolarità, pena la denuncia penale degli stessi revisori per omessa denuncia, con compensi annui di 3-4 mila euro (obbligo che scatta anche alle piccole Imprese con 20 dipendenti). La legge prevede anche altre norme quali la denuncia per gli Imprenditori che non riescono a pagare in tempo allo Stato l’IVA dichiarata fino all’impossibilità della compensazione IVA.

“A parte il fatto che nessun revisore si prenderebbe mai questa responsabilità per compensi così scarsamente retribuiti e senza aver avuto la possibilità di seguire i bilanci fin dall’inizio – continua l’Onorevole Terrana – Tutte le nostre PMI Italiane vivono situazioni di scarsa liquidità, soprattutto a causa dei ritardi dei pagamenti degli Enti Pubblici, ed è assurdo che si possa fermare un’attività d’Azienda per l’impossibilità a rispettare gli obblighi tributari. Per altro, anziché facilitare questo, si parla anche di eliminare la compensazione IVA, altra misura che distruggerebbe totalmente le Imprese. Ancora una volta, con questa Legge, il Governo dimostra quanto sia lontano dai Territori, non riconoscendo totalmente la Realtà Aziendale Italiana. Fermeranno ogni tipo di Attività, fermeranno la nascita di nuove Imprese (chi si prenderà più il Rischio Aziendale?), fermeranno il nostro Paese. Adesso Basta! Non possiamo più accettare di farci guidare da un Governo Giustizialista e Incompetente, unito solo dall’attaccamento alle Poltrone. Si stacchi subito la spina e si valutino alternative o si vada al voto subito “.

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