Palermo, siglato un protocollo d’intesa per la tutela delle vittime di reato

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E’ stato siglato nei giorni scorsi un protocollo d’intesa per la tutela delle vittime di reato. Lo “Sportello d’ascolto per le Vittime di reato nella città di Palermo” è stato elaborato dai seguenti enti: Comune di Palermo; Questura di Palermo; Tribunale ordinario di Palermo; Procura della Repubblica; Corte d’Appello; Tribunale di Sorveglianza; Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minorenni; Tribunale per i minorenni di Palermo; Dipartimento Giustizia minorile e di comunità – Centro Giustizia Minorile per la Sicilia-USSM – Palermo; Dipartimento Giustizia minorile e di comunità -UIEPE Sicilia – UEPE Palermo; Dipartimento Amministrazione Penitenziaria -PRAP- Sicilia; Carabinieri; Guardia di Finanza; Polizia Municipale; Azienda Sanitaria Provinciale di Palermo; Università degli Studi di Palermo; Dipartimento di Giurisprudenza; Istituto Don Calabria; Associazione Spondè; Centro diaconale La Noce – Istituto Valdese; CESIE.

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Gli enti promotori si prefiggono – si legge nel documento – “la realizzazione nel territorio palermitano di un sistema di supporto alle vittime di reato al fine di fornire loro sostegno psicologico ed assistenza, tutelandone i diritti di informazione,  riservatezza ecc.; di ripristinare le competenze sociali quali la fiducia in se stessi e nell’altro, la sicurezza, il senso di appartenenza, le capacità produttive, comunicative e relazionali che possono essere compromesse delle esperienze di vittimizzazione; di promuovere il reinserimento sociale della vittima di reato e la ricomposizione dei suoi legami sociali evitando il rischio di isolamento ed auto-esclusione con la conseguente rinuncia alla fruizione di beni, servizi, relazioni e con la conseguente riduzione del capitale sociale; di informazione, orientamento  e consulenza alle vittime per favorire la fruizione di servizi presenti nel territorio palermitano; di promuovere interventi di giustizia riparativa a favore della collettività; di attivare interventi di sostegno al sistema famiglia di riferimento delle vittime di reato”.

“Con riferimento alla tutela della vittime di reato – si legge ancora nel documento –  potrà essere valorizzata la competenza e l’esperienza acquisite negli anni dall’Unità Organizzativa “Mediazioni e Giustizia Riparativa” del Comune di Palermo”.
Il protocollo ha la durata di tre anni dalla data di sottoscrizione e non è a carattere oneroso per nessuna delle parti. Al termine dei tre anni, lo stesso sarà tacitamente rinnovato, salvo che i firmatari decidano altrimenti.
“Continua l’impegno – ha dichiarato l’assessore alla Cittadinanza Solidale del Comune di Palermo, Giuseppe Mattina – nei confronti delle persone fragili ed in modo particolare delle vittime di reato, iniziato dall’ufficio di mediazione del Comune di Palermo più di 10 anni fa. Questo protocollo rafforza la collaborazione tra tutte le istituzioni che ringrazio per il proficuo lavoro svolto insieme. Ringrazio anche tutti gli enti a partire dal Cesie per la collaborazione”.

Gli obiettivi del protocollo

I firmatari convengono pertanto e innanzi tutto di dare avvio alla costituzione di uno o più sportelli generalisti per l’accoglienza, l’ascolto, l’orientamento, la riparazione del danno e la prevenzione del rischio di vittimizzazione secondaria delle vittime di reato, di stampo generalista. I servizi verranno incardinati nel territorio presso l’istituzione pubblica, il Comune di Palermo, per poter garantire la sostenibilità delle azioni in favore delle vittime e di tutti i cittadini, e poter contare su finanziamenti stabili ed eventualmente concorrenti tra pubblico e privati. Gli operatori dovranno essere adeguatamente formati nell’accoglienza e nel supporto delle vittime; assicurando inoltre adeguate conoscenze sugli obblighi informativi cui assolvere nei confronti delle Forze dell’Ordine; nonché fornendo idoneo aggiornamento sull’oggetto di diritti e facoltà attribuite alla persona offesa o sui servizi di cui quest’ultima possa beneficiare.


Il primo “Sportello Ascolto Vittime di reato” verrà avviato   – a titolo sperimentale – presso il Comune di Palermo e coordinato per tramite dall’U.O. Mediazioni e Giustizia Riparativa, che, in un’ottica di condivisione ed integrazione con i soggetti firmatari, dopo un congruo periodo, secondo le proprie competenze,  valuterà la replicabilità in altri territori del Distretto socio-sanitario.

Senza ulteriori oneri finanziari per i soggetti firmatari, per il funzionamento degli sportelli ci si avvarrà di Mediatori esperti e di altri Operatori del Comune di Palermo e compatibilmente con la disponibilità fornita, di altri provenienti dalle Istituzioni firmatarie o reperiti anche a mezzo procedure di evidenza pubblica.

I Compiti specifici del Comune di Palermo
Il Comune di Palermo, nell’ambito dell’Assessorato della Cittadinanza Solidale e delle proprie prerogative istituzionali, tenendo presente l’attuale quadro normativo, si impegna, attraverso il coordinamento del Tavolo Tecnico Interistituzionale, alla realizzazione di un offerta di interventi e servizi per l’intero territorio al fine di: Promuovere, sostenere e gestire iniziative volte a favorire l’attuazione della Direttiva in questione; Collaborare per la co-progettazione ed organizzazione di specifici corsi di formazione finalizzati all’ampliamento ed alla specializzazione del patrimonio di conoscenza e di esperienza degli operatori, allo scopo di creare “esperti” della rete e per iniziative formative in tema di accoglienza delle vittime dei reati e di assistenza appropriata; Collaborare con gli altri soggetti firmatari per la formazione degli operatori coinvolti nella accoglienza, consulenza, orientamento e presa in carico delle vittime di reato; Collaborare nella realizzazione di corsi e seminari sul tema; Fornire ed i locali per garantire l’apertura di uno sportello di ascolto e di assistenza delle vittime di reato.

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