Foibe, Musumeci: un commosso pensiero alle migliaia di vittime

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«Nel ‘Giorno del Ricordo’ desidero rivolgere un commosso pensiero alle migliaia di Italiani (tra cui oltre duecento Siciliani) che nel biennio 1943-45 rimasero vittime dell’odio comunista nell’Italia del Nord-Est».
Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
«Dopo le iniziative con cui abbiamo rievocato la tragedia della Shoah – continua il governatore – ho voluto che la nostra comunità regionale e le sue istituzioni culturali celebrassero questa ‘Giornata’, opportunamente istituita dal Parlamento della Repubblica. Si tratta di una serie di eventi attraverso i quali la cultura e l’arte si mettono al servizio della verità e della memoria storica con una visuale indipendente che non è divisiva ma, al contrario, unificante e ispirata al valore comune della coesione nazionale».

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L’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Manlio Messina in una nota evidenzia: “La tragedia delle Foibe, che ha coinvolto le popolazioni giuliano-dalmate, per anni è stata tenuta nascosta, negata, dimenticata nella totale indifferenza dei più. Decine e decine di italiani gettati nelle cavità carsiche e inghiottiti negli abissi rocciosi profondi oltre cento metri. Una tragedia che l’umanità non deve né dovrà mai dimenticare”. “E proprio per non dimenticare, come Assessorato regionale allo Spettacolo – aggiunge Messina – stiamo organizzando assieme al produttore del film Red Land (Rosso Istria), Alessandro Centenaro, con la regia di Maximiliano Hernando Bruno, proiezioni a Palermo e a Catania, perché abbiamo il dovere di ricordare, il dovere di tramandare il ricordo ai nostri giovani che devono conoscere la verità su quella barbarie perpetrata ai danni di intere famiglie che ancora oggi piangono i loro congiunti”.

“Celebrare il Giorno del ricordo non è retorica, né solo un doveroso esercizio di memoria su una pagina oscura e per troppo tempo ignorata dalla storiografia ufficiale. Si tratta, invece, del recupero di un pezzo della vita di questo Paese, affinché non si ripetano gli orrori culminati nello sterminio di un popolo e di gente comune, colpita per la sola ‘gravissima colpa’ di essere italiana. Orrori su cui sono inammissibili silenzi, complicità e negazionismi di vario genere”. Così il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, in occasione del Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe.

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