Manovra, Anp-Cia: “Zero misure per pensionati. Nostro pressing continua”

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Non c’è risposta alle richieste dei pensionati nell’ultima legge di Bilancio: nessun aumento delle pensioni minime, marginale lo sblocco dell’indicizzazione, quattordicesima tuttora non stabilizzata. Rimane, anche, invariato il carico fiscale sulle pensioni, le più tassate d’Europa, mentre gli agricoltori restano fuori dall’Ape social. Così l’Anp, l’Associazione nazionale pensionati di Cia-Agricoltori Italiani, torna sulla manovra del Governo, in occasione della sua Giunta, esprimendo tutta la propria insoddisfazione.

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Va bene aver evitato l’aumento dell’Iva, che avrebbe provocato l’aumento dei prezzi di beni e servizi essenziali per i pensionati -sottolinea l’Anp-. Tuttavia, le politiche sociali sembrano restare ai margini delle politiche dell’esecutivo.

Per questo, l’Associazione nazionale pensionati di Cia ribadisce il proprio impegno nel continuare a sollecitare azioni e misure dedicate, coerentemente con la piattaforma programmatica presentata all’ultima Assemblea e portata all’attenzione dei Prefetti e dei Parlamentari su tutto il territorio nazionale, anche con la manifestazione nazionale del 26 novembre davanti la Camera dei deputati.

Il pressing di Anp proseguirà anche nei prossimi mesi -questo è il messaggio della Giunta nazionale dell’Associazione- con l’obiettivo di sensibilizzare le forze politiche sulle nostre principali rivendicazioni e priorità: aumento delle pensioni minime; stabilizzazione ed estensione della quattordicesima; modifica del sistema di indicizzazione; riduzione del carico fiscale sulle pensioni; Ape social per gli agricoltori; pensione base per i giovani agricoltori e non; sistema sanitario e servizi socio-sanitari nelle aree interne; legge sulla non autosufficienza; legge quadro sull’invecchiamento attivo.

Intanto, secondo Anp-Cia, sono da considerarsi importanti gli interventi a favore del Servizio Sanitario Nazionale, dove c’è un interessante aumento delle risorse a disposizione e l’abolizione del “super ticket”. Provvedimenti, dunque, che possono aprire ora una fase di maggiore attenzione e tutela del carattere pubblico e universalista del tema salute. Per i pensionati -osserva l’Associazione- può significare una prospettiva nuova di potenziamento dei servizi socio-sanitari, soprattutto nelle aree interne e rurali particolarmente vulnerabili al riguardo.

Prioritario, infine, l’impegno di Anp-Cia sulle politiche di invecchiamento attivo, per una legge quadro nazionale e per sollecitare tutte le Regioni a dotarsi di un provvedimento legislativo in merito

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