La vendetta postuma di Craxi: in atto una profonda rivisitazione del ruolo riformista assolto in Italia dal Psi
È in atto nel paese una profonda rivisitazione storica non solo della figura di Bettino Craxi ma più in generale del ruolo riformista assolto in Italia dal Psi in quegli anni. La destra ha capito prima di altri le potenzialità e le possibili ripercussioni nel medio periodo di questa cosa. Lo stesso atteggiamento ha assunto Renzi e l’area di centro in generale. Assolutamente convinti di proseguire nella demonizzazione i movimenti anti-sistema nati in questi anni, che sulla contestazione del passato hanno costruito la loro ragion d essere. In controtendenza il Pd. Ormai guidato dai post comunisti, i quali sono ben consapevoli del rapporto fra la criminalizzazione dei socialisti e di Craxi in particolare e la loro vicenda politica che li visti occupare dopo il 1992 un ruolo centrale nella vita politica italiana, in assoluta controtendenza con quello che avveniva in Europa dopo il crollo del sistema sovietico e conseguente sfacelo dei partiti più o meno satelliti che operavano in occidente. In Italia invece i post comunisti con veloce cambiamenti di nome e grazie all essere usciti sostanzialmente indenni dalla vicenda mani pulite andarono senza colpo ferire ad occupare i maggiori centri di potere(Napolitano al Quirinale e D’Alema a Palazzo Chigi). Oggi la storia riporta al centro questa questione che i post comunisti ritenevano ormai sepolta. È un Po la vendetta postuma di Craxi. Che come il conte di Montecristo, torna dopo vent anni a punire gli impostori. La storia non si può riscrivere. I socialisti sono stati marginalizzati e sbeffeggiati in Italia negli ultimi 25 anni e i comunisti (guai a chiamarli cosi si offendono) sono riusciti a riciclarsi sotto nuove forme. Ma a giudicare dall’imbarazzo di settori importanti del Pd si comprende che questa paura di dovere riscrivere la propria storia È ancora viva.
On. Nino Oddo – Segretario regionale del Psi
