Scuola, menzione speciale dal MIUR all’I.M.S. Regina Margherita di Palermo per il concorso “I giovani ricordano la Shoah”

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L’istituto Regina Margherita di Palermo ha ricevuto la Menzione Speciale (l’unica menzione speciale) MIUR e dall’Unione delle Comunità Ebraiche per il concorso nazionale,  ” I giovani ricordano la Shoah” al quale hanno partecipato con il progetto: “Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz”.

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Uno spettacolo multimediale artistico dove sono confluiti danza musica, recitazione di testi, tratti da Primo Levi e da Charlotte Delbo, ed immagini. Il punto di partenza del progetto è stata l’opera drammatica per nastro magnetico “Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz” (1966), del compositore veneziano Luigi Nono, la cui musica è caratterizzata dall’impegno sociale e politico. Individuata dal gruppo di lavoro della scuola come esempio emblematico nel mondo dell’arte, per la costruzione, la riflessione e l’interiorizzazione della memoria della Shoah. Hanno partecipato alla realizzazione del progetto danzatori-studenti delle classi 3 e 4P del liceo Coreutico Regina Marherita di Palermo e, a vario titolo, gli alunni delle classi 3LX, 5G del Liceo Linguistico e Musicale Regina Margherita di Palermo.

La Docente referente del progetto è la professoressa Gloria Patti le coreografie dello spettacolo sono della nota danzatrice palermitana Giovanna Velardi. La Commissione valutatrice del concorso “I giovani ricordano la Shoah”, composta da rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ha così motivato l’assegnazione del premio: “La rappresentazione teatrale proposta nel video è il risultato di un approfondito lavoro di ricerca e del forte coinvolgimento degli alunni, sotto la guida dei loro insegnanti. Il filmato trasmette la tragicità della Shoah, attraverso l’impatto evocativo della musica, dell’allestimento coreutico e dell’interpretazione molto efficace dei ragazzi.”

Due studenti insieme a due insegnati parteciperanno alla cerimonia di premiazione, che si terrà presso il Palazzo del Quirinale nella mattina del 27 gennaio a Roma.

“E’ un riconoscimento prestigioso quello che va all’Istituto Regina Margherita di Palermo, di cui siamo orgogliosi e fieri. Questa Scuola, grazie alla passione civile che unisce studenti e docenti, vive e fa vivere, con numerose iniziative durante l’intero anno scolastico, e con la Giornata della Memoria in particolare, il ricordo della Shoah. Contribuendo così, attraverso le arti performative ed i nuovi linguaggi, alla custodia della Memoria, patrimonio per il presente e per il futuro di ciascuno – ha dichiarato il Sindaco della Città e della Città Metropolitana di PalermoLeoluca Orlando e ha annunciato che – i protagonisti saranno insigniti del riconoscimento di Tessera Preziosa della Città di Palermo”.

Il Preside dell’Istituto Regina Margherita Domenico Di Fatta ha sottolineato che “l’impegno mostrato dai nostri ragazzi e la passione con cui hanno interpretato i ruoli sono la dimostrazione che gli anticorpi contro il razzismo trasmessi dalla scuola e dai docenti sono forti. La menzione e la premiazione al Quirinale non possono che incoraggiarli a proseguire su questa strada”.

Gloria Patti e Giovanna Velardi hanno affermato che “la tragicità della Shoah è stata sublimata dalla creazione artistica: attraverso la danza, l’interpretazione, la recitazione. E che gli alunni, assoluti protagonisti del lavoro, rappresentano i nostri vivi testimoni”.

Gli studenti hanno commentato così la notizia del riconoscimento: “La realizzazione di questo progetto ci ha reso più consapevoli e sensibili rispetto alla tematica dei genocidi. Attraverso il valore e l’importanza delle testimonianze artistiche e dei sopravvissuti, oggi prestiamo attenzione agli avvenimenti della realtà che qualche volta potrebbero suggerire un temibile potenziale ritorno al passato. Attraverso le emozioni dell’arte abbiamo, quindi, interiorizzato e fatto memoria di uno dei crimini più tragici del ‘900 e continueremo a mantenerne vivo il ricordo in noi”.

 

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