A Palazzo D’Alì si fa il punto sulle rotte e sulle azioni a sostegno dell’aeroporto con il presidente di Airgest Ombra
Dal superamento del Meo test, alle rotte onerate, il numero uno di Airgest illustra il piano industriale e fa un appello ai comuni ad investire nell’aeroporto
Il presidente di Airgest, società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio, Salvatore Ombra, ha preso parte questa mattina all’incontro che si è svolto a Palazzo D’Alì, sede del Comune di Trapani, per fare un punto sulla promozione territoriale e sulle azioni di rilancio e sostegno dell’aeroporto di Trapani Birgi, annunciando il superamento del Meo test, che dà il via libera all’utilizzo dei fondi regionali, dando tempi di attuazione delle rotte onerate e di quelle a bando nel 2018 e rinnovando ai comuni l’invito a investire nell’aeroporto sottoforma di pubblicità per sostenere la struttura.
Il superamento del Meo test
«Airgest ha superato il Meo test – ha affermato il presidente Salvatore Ombra– che è lo strumento necessario per gli azionisti proprietari di un ente pubblico per finanziarsi senza incorrere nella censura della comunità europea. È stato effettuato dalla società Oxera, la stessa che usano sia il Mise, sia la Comunità europea, che ha dato esito positivo. Ciò ci consente quindi di utilizzare i 9,4 milioni di euro stanziati dalla Regione siciliana, da spendere in due o quattro anni, per assegnare direttamente le rotte con le varie compagnie interessate».
Le rotte di prossima attivazione
Il numero uno di Airgest, Salvatore Ombra, ha confermato che nei prossimi giorni si riunirà con alcune compagnie aeree per discutere come e quali rotte assegnare nell’ambito del biennio 2020-2021. Per quanto riguarda le Rotte onorate, per cui sono stati investiti 35 milioni di euro, di cui 8 da parte della Regione, per 6 frequenze bisettimanali, «in assenza di ricorsi – ha spiegato Ombra – saranno operative entro metà luglio. Il ministro, ad ore, dovrebbe pubblicare il decreto per attivare il bando e iniziare a ricevere le offerte delle compagnie interessate». Ombra ha confermato l’interessamento di almeno quattro compagnie aeree, tra cui di DAT che già opera la rotta Trapani Pantelleria. «L’obiettivo di Airgest – ha aggiunto – è quello di poter avere un aereo, di una di queste compagnie, basato a Birgi».
A proposito del bando, promosso da Marsala in qualità di comune capofila, nel 2018, e che si è aggiudicato Alitalia, il presidente di Airgest ha comunicato che «si sta attendendo la firma definitiva dell’accordo che vedrà l’ex compagnia di bandiera impegnata per un triennio con i voli Trapani Roma e Trapani Milano Linate. Chiederemo il miglioramento degli orari – ha aggiunto Ombra – e il raddoppiamento dei voli. E, anche se Blue Air si è ritirata dal bando – ha precisato – da giugno opererà il Trapani Torino tre volte a settimana».
Le altre attività di business per Birgi
«Stiamo lavorando per cercare altre compagnie interessate ad operare da Trapani per altre destinazioni e c’è una trattativa di due nuove rotte per la summer 2021 – ha concluso il presidente di Airgest, Salvatore Ombra – anche se, oggi, la situazione dell’aerotrasporto è una delle più complicate della storia dell’aviazione civile, con compagnie che chiudono e aerei che restano a terra. Per Airgest e per l’aeroporto di Trapani però – ha commentato il presidente Ombra – ci sono all’orizzonte altre attività redditizie tra cui quella già anticipata nelle scorse settimane, di cargo, e cioè del trasporto merci, che renderebbe Trapani una base logistica per tutta la Sicilia. E, ancora, un altro tassello di business è il disassemblaggio degli aeroplani. Il 96% degli aeroplani non si butta ma si ricicla, ci sono parti che vengono riutilizzate, c’è platino, oro, argento, bronzo, alluminio, gli strumenti e i reattori. Già è stata costituita la società per portare avanti questa operazione con capitali privati».