“Piano Music Concert”: apprezzata performance del pianista e compositore palermitano Antonio Trovato
Per la rassegna “Piano Music Concert” sessione invernale di Palermo Classica, si è esibito domenica scorsa, al bellissimo Auditorium S. Mattia ai Crociferi, fuori programma, il pianista e compositore palermitano Antonio Trovato. Ho già avuto modo di parlare di questo bravissimo artista, in occasione del conferimento della tessera preziosa del mosaico, che gli è stata assegnata meritatamente dal sindaco nello scorso maggio.
Si tratta di un artista di spessore, che ha studiato al Conservatorio Bellini di Palermo e che ha perfezionato i propri studi con i grandi maestri Piero Rattalino e Boris Petrushansky. Alle doti tecniche e interpretative unisce la difficile capacità di composizione che fin da ragazzo ha sentito nascere in lui quasi come una necessità irrefrenabile e per sviluppare questi studi, si è avvalso delle lezioni del grande e compianto Maestro Eliodoro Sollima. Il suo è uno stile tardo romantico ma non è mai lezioso perché alterna momenti dolcissimi, malinconici o nostalgici, a espressività vigorose e vibranti che davvero penetrano nell’animo dell’ascoltatore, che finisce per sentirsi emotivamente partecipe al suo linguaggio. Domenica, nel corso della sua impegnativa performance, Antonio Trovato ha suonato magnificamente facendo conoscere all’attento pubblico presente, alcune sue composizioni di notevole spessore per difficoltà tecnica e impatto emotivo.
Tra le tante menziono Nostalgia di Sicilia Op. 49 che emoziona particolarmente chi vive fuori dalla nostra terra e prova sempre una dolcissima nostalgia, Mare d’Autunno Op. 23, la cui musica è simile alle onde di un mare in tempesta, dal quale ci si sente attratti e al tempo stesso sopraffatti e La Voce del Cuore Op. 27, una melodia dolcissima e intima ove è evidente la spiritualità dell’artista che dice di sentirsi un amanuense che traduce in note quello che il Divino gli ispira. Trovato ha anche eseguito, per la prima volta in assoluto, un suo brano dal titolo Spazi Infiniti Op.74 ove si immaginano le note spaziare in tratti indefinibili dello spazio insieme ai nostri pensieri e alle nostre emozioni.
Il pubblico, composto anche da alcuni turisti stranieri, alla fine ha applaudito contento e ha richiesto e ottenuto tre bellissimi bis. Amore Eterno Op.70 uno di questi, splendida e struggente musica che in un crescendo di note da piano a vertiginoso, da irruente a dolcissimo, ha emozionato i presenti lasciando loro una sensazione di gioia interiore.