Fit Cisl su extra costi Rap a causa della chiusura della discarica di Bellolampo: “Regione e Comune di Palermo, continuano a non dare risposte”

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Il sopralluogo, nei mesi scorsi, del presidente della Regione siciliana e del sindaco di Palermo a Bellolampo

 

“Non si registra alcun fatto nuovo né concreto, continua la latitanza della Regione siciliana che non ha versato i 7,5 milioni di euro promessi, né ci risulta che la gara per la VII vasca della discarica di Bellolampo, sia stata predisposta, altro che consegna prevista entro il 2020”. Cosi la Fit Cisl Sicilia con il suo segretario generale Dionisio Giordano torna a sollecitare la Regione ed il Comune di Palermo sulla necessità di mantenere gli impegni assunti sulla problematica del pagamento degli extra costi per il conferimento dei rifiuti prodotti a Palermo in diversi siti dell’Isola.

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“E’ andato avanti piuttosto il balletto di responsabilità tra i burocrati del Comune di Palermo che, nei fatti, non ha prodotto la certificazione sulle fatture emesse dalla Rap, il che equivale a dire che sarà l’azienda di piazzetta Cairoli a dover sostenere il pagamento di 11 milioni di euro per il solo periodo compreso tra luglio e dicembre 2019”. Giordano ha aggiunto “In tali condizioni è messo a serio rischio l’equilibrio economico-finanziario della società e sia chiaro che, non solo la mobilitazione dei lavoratori è alle porte, ma ci premureremo di denunciare in tutte le sedi chiunque dovesse assumere decisioni volte ad incrementare costi aziendali in assenza di adeguate coperture economico-finanziarie”. “Singolare – ha proseguito Giordano – come la burocrazia comunale registri difficoltà nel riconoscere e certificare le evidenti ragioni della Rap sugli extra costi e sembrerebbe invece pronta, con in testa il segretario generale del Comune, a firmare accordi tali da incrementare i costi aziendali senza le adeguate e preventive coperture economico-finanziarie”.

La Fit Cisl Sicilia, ha precisato il suo segretario generale, “non annovera il giallo tra i colori del proprio simbolo ed è quotidianamente e concretamente impegnata a sostenere i lavoratori, non certamente sul piano commerciale o dei finanziamenti ma delle vere tutele e della seria rappresentanza. Ci limitiamo a ricordare che, le linee generali di evoluzione dell’organizzazione aziendale, con riferimento alle politiche occupazionali, ivi compresi il piano delle assunzioni e i relativi criteri, costituiscono oggetto di esame congiunto e preventivo con le RSU aziendali, che ad oggi non è ancora avvenuto. Con la serietà che ci contraddistingue non consiglieremmo a nessuno né disoccupato, né lavoratore di altre aziende di ricercare l’assunzione in un’azienda in precario equilibrio economico-finanziario, che con costi maggiorati senza adeguate coperture rischierebbe persino di non potere pagare le retribuzioni, 950 euro mensili per 38 ore settimanali.~ Riteniamo che sia giunto il momento di un immediato confronto con il Sindaco, per decidere se affrontare e risolvere tali problematiche, altrimenti sarà avviata la mobilitazione dei lavoratori”.                                                           

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