Messaggio di fine anno del presidente regionale e vice presidente nazionale dell’Unione Monarchica Italiana Michele Pivetti Gagliardi

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Prof. Avv. Michele Pivetti Gagliardi Docente aggiunto di diritto penale Università Lumsa-Santa Silvia - Ph. D. Università degli Studi di Palermo

Siciliani,
è giunto al termine un anno intenso, proficuo, vivace. Un anno in cui l’Unione Monarchica Italiana ha preparato e celebrato il suo XIII congresso nazionale e che ha visto un radicale cambio di passo sempre nel solco della guida attenta e sicura dell’Avv. Alessandro Sacchi. Gli anni di impegno costante della Sicilia hanno avuto riconoscimento nella mia elezione a vice presidente nazionale, incarico che con l’ Avv. Edoardo Pezzoni Mauri svolgerò col massimo impegno.
La battaglia è ancora tosta, la strada per il raggiungimento dei nostri obiettivi è lunga ma se ne scorge già la fine.
Commentare il 2019 politico tanto a livello nazionale quanto a livello regionale non è esercizio che mi appassiona poiché inevitabilmente si scadrebbe nel tifo da stadio, che è attività popolana e poco utile ai fini di un ragionamento complessivo. Mi permetto invece di rivolgere a chi ci governa, a tutti i livelli, maggiore umanità, maggiore attenzione ai problemi spiccioli, quelli di tutti i giorni. Lo straordinario popolo siciliano ha bisogno di certezze, ha bisogno di poter sviluppare le proprie peculiarità sapendo che le istituzioni gli sono vicine, che gli sono madri e non matrigne. Penso ai poveri delle nostre città, penso ai senzatetto, a chi vive dentro un’auto, penso ai bambini sottratti alla gioia della frequentazione di una scuola, penso alle tante madri disperate nel tentativo di assicurare un futuro ai propri piccoli o ai tanti padri avviliti per la mancanza cronica di occasioni lavorative.
Che il 2020 pensi agli ultimi, pensi ai siciliani rimasti indietro, pensi a tutelare l’ambiente magnifico che ci circonda, pensi meno ai freddi numeri contabili che l’Europa ci impone e ci dia il coraggio di dire: noi siamo siciliani, siamo una Nazione nella Nazione, Re Umberto II ci volle liberi, indipendenti e forti concedendo uno Statuto che ancora oggi è innovativo e che se applicato farebbe di noi la prima potenza del mediterraneo.
Questo, in sintesi è ciò che mi sento di augurare ai siciliani Monarchici e non Monarchici. Sotto lo sguardo benevolo e attento delle istituzioni religiose e con la benedizione del Santo Padre, andiamo incontro al 2020,aggrediamolo, domiamolo, facciamolo nostro, facciamone un capolavoro! W l’Italia, W la Sicilia, W il Re, W Amedeo di Savoia.

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Prof. Avv. Michele Pivetti Gagliardi presidente regionale e vice presidente nazionale dell’Unione Monarchica Italiana

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