Dipendenti del Comune di Palermo: sottoscritto ieri contratto decentrato
E’ stata sottoscritta ieri dalla Delegazione trattante e dalle Organizzazioni sindacali CSA-Cisa, Cgil e Uil, la parte economica dell’Accordo decentrato dei dipendenti del Comune. La sigla segue di pochi giorni quella relativa alla parte normativa.
La firma è stata possibile grazie all’intervenuta approvazione dell’assestamento di bilancio da parte del Consiglio Comunale, che ha destinato 2,2 milioni per il 2019.
Complessivamente, sono pari a circa 18,5 milioni le risorse individuate per il 2019, di cui una parte vincolate (1,2 mln), una parte variabile ed eventuale (3 mln) e una parte stabile e continua. Una piccola parte, pari a circa 630 mila euro, era proveniente da somme non spese nel 2018.
Una somma complessiva di 3,1 mln è stata destinata al Fondo compensi legato alla performance individuale dei dipendenti, con integrazioni che per il 2019 varieranno da 643 euro per la categoria A a 1.253 euro per la categoria D. Per l’Area della Polizia Municipale, tali somme sono diverse, arrivando ad un massimo di 3.900 euro per la Categoria D.
Facendo seguito a quanto stabilito nella parte normativa del Contratto, la parte economica ha previsto specifiche indennità legate a Progetti di performance individuale in alcune aree. Per il personale degli impianti sportivi, delle strutture culturali, dei Centri di informazione turistica e degli impianti cimiteriali, sono state infatti previste delle indennità che variano da 1.200 a 1.500 euro annui.
Il contratto ha, inoltre, previsto le specifiche indennità giornaliere e ha individuato numericamente le unità di personale coinvolte in attività disagiate (indennità 1,50 euro giornalieri per un totale di 347 dipendenti), in lavori a rischio (indennità 2,00 euro giornalieri per un totale di 168 dipendenti) e, infine, le indennità spettanti ai lavoratori che siano addetti ad attività con maneggio di denaro o titoli (indennità variabile da 2 a 4 euro giornaliere).
Per quel personale cui sono affidate mansioni di responsabilità, sono state previste indennità che variano da 350 a 2.000 euro annui.
Per il vicesindaco Fabio Giambrone, che ha anche la delega al personale, “la firma della parte economica in tempi così brevi rappresenta un risultato importante perché permetterà l’erogazione delle spettanze 2019, ma soprattutto perché consentirà ai lavoratori, e quindi all’Amministrazione nel suo complesso, di avere un quadro chiaro e definito che varrà in futuro e permetterà una migliore organizzazione del lavoro e delle responsabilità”.
Il sindaco Leoluca Orlando sottolinea innanzitutto che “questo risultato è stato raggiunto grazie a un importante lavoro svolto da diverse aree dell’Amministrazione, nonostante il quadro normativo e finanziario che stringe gli Enti locali, limitandone al massimo l’autonomia e la possibilità di investimento. Allo stesso tempo, credo sia importante sottolineare che con questo nuovo contratto è stato creato lo strumento e si sono trovate le risorse per aumentare in modo significativo alcuni servizi alla cittadinanza e per sostenere il turismo che grande beneficio economico sta portando alla nostra comunità”.
“Grazie al lavoro degli uffici e agli sforzi dell’amministrazione e del vicesindaco Fabio Giambrone – dicono Nicolò Scaglione del Csa-Cisal, Lillo Sanfratello della Cgil e Ilioneo Martinez e Salvatore Sampino della Uil – abbiamo completato la fase del rinnovo contrattuale con la parte più importante, ossia quella economica. Nonostante il colpo inferto dalle osservazioni dei tecnici del Mef, che hanno comportato un taglio del fondo per 2,2 milioni di euro fino al 2022, il nuovo contratto garantisce i diritti dei lavoratori e ne premia professionalità e sforzi. Una grande vittoria per i dipendenti, di cui non possiamo che andare fieri”.
Il rinnovo prevede non soltanto il mantenimento di tutti gli istituti contrattuali, ma anche l’attivazione di nuovi istituti che consentiranno di aprire durante domeniche e festivi i musei, gli impianti sportivi e i centri di informazione turistica e di attivare alcuni progetti specifici per la Polizia municipale. Aumentati anche i compensi degli ufficiali di stato civile e dei funzionari con mansioni superiori.
“Siamo riusciti a recuperare anche le piccole perdite sulla performance del 2018 – aggiungono Csa-Cisal, Cgil e Uil – ma questo è solo l’inizio di un percorso che, da qui al 2022, dovrà prevedere l’aumento delle risorse per i servizi alla città”.
La Cisl Fp Palermo Trapani ha respinto la proposta di accordo economico presentata dai vertici del Comune di Palermo. “Non ci interessano umilianti elemosine, né siamo abituati a essere Yesmen. Ci interessano i lavoratori e solo nel loro interesse operiamo e opereremo” affermano Margherita Amiri e Mario Basile, segretario provinciale e responsabile dipartimento Enti Locali Cisl Fp Palermo Trapani, insieme al gruppo Rsu della federazione al Comune di Palermo. La Cisl Fp rimarca come di fatto l’intesa, sottoscritta da altre sigle sindacali, dia a qualcuno per togliere a tanti altri. “Esemplificativo è il caso dei lavoratori part-time che subiranno la discriminazione di non percepire per intero la produttività e di alcune categorie come gli ausiliari ed ai collaboratori scolastici – continuano – che non avranno l’indennità di rischio e disagio che noi abbiamo insistentemente proposto, così come l’indennità per specifiche responsabilità di alcune professionalità tecniche e dei progetti per i servizi scolastici, sociali, verde e decoro urbano, tributi e ragioneria”. Per la Cisl Fp, è palese che il fondo è stato ridotto, invece di essere aumentato, dunque “non si capisce a cosa facciano riferimento le esultanze raccolte da altri. L’utilizzo delle risorse decentrate di molti istituti risulta sovrastimato e non tiene conto delle certificazioni contabili fornite dalla Ragioneria generale del Comune che proponiamo di destinare alle progressioni orizzontali”. Le richieste avanzate dalla Cisl non prevedono riduzioni o tagli per nessun lavoratore, bensì miglioramenti ottenibili attraverso l’incremento del fondo con le risorse mancanti, sempre nei limiti di legge e contrattuali. “C’è ancora tempo per scongiurare il peggio – concludono Amiri, Basile e le Rsu – noi chiediamo un immediato incontro, prima della sottoscrizione definitiva dell’accordo economico”.