Miccichè: “Chiedo scusa alle delegazioni sindacali regionali e provinciali dei Vigili del Fuoco”
Dopo il botta e risposta al vetriolo tra il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e l’ex parlamentare regionale del Pd (Vigile del Fuoco in pensione) Pino Apprendi su una presunta pensione “dorata” percepita da un Vigile del Fuoco che secondo Miccichè prenderebbe un assegno di 6000 euro al mese, il presidente dell’Ars ritorna sulle dichiarazioni rese nei giorni scorsi ammettendo il proprio errore: “Non ho mai avuto timore di dire grazie o chiedere scusa quando necessario. Le mie dichiarazioni dell’altra sera, anche se in parte travisate, sono state comunque un mio errore. E di questo ho chiesto scusa alle delegazioni sindacali regionali e provinciali dei Vigili del Fuoco che ho incontrato”.
“Peraltro – aggiunge Miccichè – non posso non ammettere che il mio errore, per quanto non voluto, è stato commesso nel momento sbagliato e per una categoria sbagliata. Categoria che, in questi giorni, sta portando avanti rivendicazioni sacrosante: dalla mancanza di assicurazione sul lavoro, a livelli di stipendi più bassi d’Europa alla non piena valorizzazione ai fini stipendiali e previdenziali, non equiparati ad altre categorie. Per non parlare della carenza di mezzi. Tra le criticità evidenziate, la mancanza di un elicottero nel capoluogo siciliano per garantire il servizio sul territorio della Sicilia Occidentale e l’assenza di un distaccamento permanente dei Vigili del Fuoco ad Ustica”.
“Il caso ha voluto che questo mio errore mi abbia fatto conoscere le criticità che vivono sul territorio quotidianamente i Vigili del Fuoco. In Sicilia, ogni anno, vengono effettuati circa 76.500 interventi, quasi 2 mila al giorno: dagli incendi alle alluvioni, dal salvataggio in mare al soccorso autostradale. Uomini e donne sempre pronti a rischiare la vita in tutte le emergenze”.
“Non era, ovviamente, mia intenzione creare problemi alle rivendicazioni dei Vigili del Fuoco – conclude Miccichè – che considero invece una delle categorie di cui tutti noi cittadini abbiamo più bisogno e che non finiremo mai di ringraziare”.