CONFEDILIZIA DICE NO ALL’UNIFICAZIONE IMU E TASI

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ROMA (ITALPRESS) – “Il nostro giudizio sulla manovra e’ duplice: e’ positivo per alcuni aspetti, come ad esempio la stabilizzazione della cedolare secca per gli affitti abitativi a canone calmierato, la conferma degli incentivi per interventi sugli immobili e il nuovo bonus facciata. Cose ottime, ma che andrebbero un po’ ritoccate. Il giudizio invece negativo e’ sulla mancanza della conferma della cedolare secca per gli affitti commerciali che e’ valida solo per il 2019 e anche per un accorpamento di Imu e Tasi di cui non c’era bisogno, perche’ non risolve affatto quelli che sono i problemi di Imu e Tasi, ovvero una patrimoniale da 22 miliardi l’anno che continua a gravare su tanti immobili che non hanno possibilita’ di creare reddito e che andrebbe assolutamente ridotta”. Lo ha detto il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, a margine di una conferenza stampa sui contenuti della manovra.
Il giudizio sull’unificazione Imu-Tasi, secondo Confedilizia, e’ negativo per almeno 5 motivi: vengono aumentate le aliquote di base per l’abitazione principale e per gli altri immobili; a circa dei 300 Comuni viene concessa una aliquota massima piu’ alta rispetto a tutti gli altri; viene soppresso l’obbligo per i Comuni di individuare i servizi invisibili e di indicare analiticamente, per ciascuno di essi, i relativi costi alla cui copertura il tributo e’ diretto; viene attribuito ai proprietari l’intero importo della nuova imposta; vengono mantenute imposizioni vessatorie come quelle sugli immobili inagibili e su quello non utilizzabili e privi di mercato.
(ITALPRESS).
tan/ads/red
19-Nov-19 16:23

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